Sanremo, Chiara Ferragni sceglie Schiaparelli. La storia della maison

22/01/2023

“Vi confermo che uno dei due designer è Maria Grazia Chiuri per Dior. L’altro brand sarà Schiaparelli, con degli abiti disegnati apposta da Daniel Roseberry per Sanremo. Io ho un rapporto pazzesco con entrambi i brand e i designer e non vedo l’ora di farvi vedere quello che abbiamo creato insieme. Sanremo, arriviamo!”. Così Chiara Ferragni ha rotto il silenzio sui look che sfoggerà a Sanremo, annunciando i due marchi che la vestiranno.

Chiara Ferragni, l’amicizia con Maria Grazia Chiuri

Come sospettato, l’influencer si è affidata a due brand ai quali è legata da tantissimo tempo. Con Maria Grazia Chiuri, poi, esiste una vera amicizia. La stilista, il cui padre era originari di Tricase, un comune della provincia di Lecce, è direttrice creativa di Dior dal luglio 2016. In precedenza aveva lavorato per Fendi, dove ha partecipato alla creazione della celebre Baguette bag e poi, insieme a Pierpaolo Piccioli, è stata vice-direttore creativo per Valentino.

 

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Chiara Ferragni sceglie Schiaparelli

Più affascinante la storia di Elsa Schiaparelli, la stilista che fondò il brand che oggi porta il suo nome. La sua vita è stata davvero straordinaria. Acerrima nemica di Coco Chanel, Elsa Schiaparelli è celebre per avere inventato il colore rosa shocking, che va tanto di moda oggi, e la zip. È stata la prima stilista a comparire sulla copertina di “Time“, nel 1934. Famosa la sua amicizia con Salvador Dalì, con il quale diedero vita a oggetti iconici come il portacipria a forma di quadrante telefonico e l’abito con dipinte le aragoste.


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La storia di Elsa Schiaparelli

Una storia incredibile iniziata a Roma, dove Elsa Schiaparelli nacque a Palazzo Corsini nel 1890. Originaria di una famiglia aristocratica che vantava tra i suoi membri intellettuali e cardinali, fin da ragazza Elsa manifesta una passione non comune per la moda. I suoi abiti sono stravaganti per l’epoca, e anche la sua indole. Tanto che a un certo punto la ragazza si trasferisce a Londra, per stare lontana dalla sua famiglia che non intende avallare la sua vocazione poetica.

Il matrimonio fallito, la fuga a Parigi

Nel 1914, a Londra, Elsa Schiaparelli sposa il conte William de Wendt de Kerlor. Si trasferisce con lui a New York, hanno una figlia. Ma il matrimonio fallisce e Elsa rimane da sola con una figlia, che ben presto si ammala di poliomelite. Per mantenersi collabora con alcuni antiquari, commerciando oggetti d’arte. Mette da parte i soldi per tornare in Europa, si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con il mondo della moda.

 

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La maison che conquistò l’America

Durante una passeggiata con un’amica americana, visita infatti la maison di Paul Poiret, che le regala un cappotto dicendole: “Lei potrebbe indossare qualunque cosa in qualunque posto”. Poco dopo, Elsa Schiaparelli diviene allieva dello stilista e inizia a vendere le sue creazioni a piccole case di moda. Celebri i suoi pullover neri decorati con disegni bianchi trompe-l’œil, che la rendono famosa negli Stati Uniti. Da quel momento diventa la regina della moda dadaista: le donne fanno a gara a indossare uno dei suoi abiti scultura o maglioni colorati.

Perché Chiara Ferragni ha scelto la maison

Diventa amica di Wallis Simpson, l’americana che fece abdicare Enrico VIII, e soprattutto di Salvador Dalì. Insieme creano abiti e accessori surrealisti che caratterizzeranno per sempre lo stile della maison. Purtroppo, la seconda guerra mondiale, spazza via la voglia di colori e anticonformismo dell’epoca. Ora le donne preferiscono i tailleur sobri di Coco Chanel. Nasce una rivalità tra le due stiliste. Elsa Schiaparelli ne esce sconfitta: morirà povera e sola. Le sorti della masion sono poi state risollevate dallo stilista Daniel Roseberry, che ha pescato a piene mani dalle illusioni e dai dettagli anatomici amati da Elsa Schiaparelli. È a lui che oggi si è affidata Chiara Ferragni per i look da indossare a Sanremo. Un assaggio già ce lo ha dato, facendosi fotografare con un paio di stivali altissimi con le dita dei piedi dorate e in rilievo. Chissà durante la prima e l’ultima serata del Festival come ci stupirà.


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