La sfilata a Milano di N°21 by Alessandro dell'Acqua
È tutto un mix. È un’affascinante mescolanza di suggestioni quella portata in passerella da Alessandro Dell’Acqua per N°21 che, fedele allo stile del marchio, immagina la sua donna chic e mai fuori posto. Eppure c’è poco di artefatto in questa collezione primavera-estate 2015, come se essere così raffinata fosse una dote naturale, che non necessita forzature.
Si tratta di una creatura capace di mantenere intatto il proprio atteggiamento anche quando decide di dare una svolta punk al look, perché come definito dall’azienda si tratta pur sempre di “un punk da salotto”. E allora benvengano le fantasie check da declinare in versione tubino, supersofisticato, o da indossare con righe o fantasie floreali. E ancora, il rigore militare del verde army che fa spazio al nude, al turchese intenso, a tinte senape, al mattone e ad intramontabili azzurro, bianco e nero.
Il tutto è reso brillante e prezioso dall’utilizzo delle paillette, incastonate sul macramè di gonne e blouson.
L’eleganza e la femminilità della Primavera/Estate 2015 di N°21 si manifestano anche attraverso le silhouette che, cingendo la vita con spesse cinture di cuoio incrostate di pietre e cabochon. creano una forma a clessidra. In passerella le lunghezze seguono due correnti di pensiero: da un lato, c’è la frizzante versione offerta da orli che si fermano a metà coscia, dall’altro la raffinatezza di una longuette, aderente e decisamente di classe. I pantaloni, a vita alta, sono una rara apparizione, così come i micro top, perché a vincere su tutta la linea è l’allure ladylike. E ancora, versatilità per ingannar l’occhio con le camicie che sono in realtà abiti e portate con la gonna, o con il cappottino che viene indossato come se fosse un vestito.
A caratterizzare la costruzione della collezione è l’utilizzo dei cut-up, che rendono omogenea la costruzione dei capi, composti da contraddizioni: perché qui è molto facile che militare e couture si incontrino, che opulento e pratico facciano parte di un solo look, che un capo sia così versatile da essere “giorno e sera”, che maschile e femminile creino una combinazione unica. A rendere l’insieme più ricco la presenza di pietre preziose, elemento ricorrente: sottoforma di broche, applicate su pullover e camicie in organza, posizionate lungo i profili delle gonne al ginocchio. La cartella tessuti contempla l’uso di cotone macintosh, organza, sigaline e tele di juta leggere.
In contrasto con i capi le calzature che, sottoforma di sabot, trionfano nelle tinte bordeaux, verde e senape.
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