Case di moda italiane: le 10 maison più importanti

Da Valentino a Versace, da Fendi a Roberto Cavalli, scoprite qui la storia, lo stile e le curiosità di 10 tra le più importanti case di moda italiane!

10/06/2016

La moda è senza dubbio una delle eccellenze del Made in Italy. Vestiti, scarpe e accessori del Bel Paese, infatti, dettano tendenza e sono l’oggetto del desiderio di milioni di donne e di uomini in tutto il mondo. Ma chi sono gli alfieri del gusto e dello stile tricolore? Scoprite qui 10 tra le più importanti maison italiane (in rigoroso ordine casuale).

Valentino

Il marchio Valentino, core brand di Valentino S.p.A., nasce nel 1957, quando Valentino Garavani apre una lussuosa casa di moda in via Condotti, a Roma, insieme ad alcuni soci. Nonostante l’innegabile genio e il talento del fondatore, tuttavia, la maison si ritrova ben presto sull’orlo della bancarotta.

A permettere allo stilista di portare avanti il suo progetto è Giancarlo Giammetti, uno studente di architettura che, insieme a Garavani, rileva dai vecchi soci tutte le quote della società, fondandone di fatto una nuova.

Inizia così una grandiosa storia di moda e creatività, che prosegue ancora oggi grazie a Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, subentrati ad Alessandra Facchinetti nel 2008 alla guida del marchio.

Dopo essere stata venduta da Garavani e Giammetti alla Hdp nel 1998, la maison ha subito altre cessioni e attualmente fa parte della società Mayhoola for Investments, con sede in Qatar.

Giorgio Armani

La società Giorgio Armani viene fondata nel 1975 da Giorgio Armani e Sergio Galeotti, in corso Venezia, a Milano. Il successo è enorme e immediato e già alla fine del decennio il marchio è conosciuto e venduto in (quasi) tutto il mondo. Ma lo stilista e il suo socio non si fermano e con grande intelligenza e lungimiranza perseguono una filosofia di rafforzamento, specializzazione e differenziazione, stringendo importanti collaborazioni (con L’Oréal, Luxottica, con le aziende giapponesi Itochu Corporation e Seibu Department Store e con Gruppo Zegna) e acquisendo il pacchetto di maggioranza di numerose eccellenze produttive e manufatturiere. Attualmente la società detiene la proprietà di 19 marchi e i suoi articoli sono venduti in 46 Paesi, all’interno di 2.203 negozi.

Gucci

Fondata nel 1921 a Firenze da Guccio Gucci, la casa di moda Gucci fa parte di Gucci Group, divisione della società francese Kering. Marchio di fabbrica della maison sono gli elementi del mondo equestre – morsetto, staffa e un nastro verde-rosso-verde ispirato al sotto-pancia della sella – e il logo “GG” , che diventano ben presto uno status symbol, anche grazie alla scelta di celebrità come Audrey Hepburn, Jackie Kennedy, Maria Callas e la duchessa di Windsor, Wallis Simpson, di indossarli.

Rilanciato nel 1990 da Tom Ford, il marchio è stato guidato dal 2006 al 2014 da Frida Giannini e attualmente è nelle (talentuosissime) mani di Alessandro Michele.

Fendi

La casa di moda Fendi nasce a Roma nel 1918 come laboratorio di pellicceria di Adele Casagrande e assume l’attuale denominazione quando la stilista sposa Edoardo Fendi. Grazie alla qualità dei materiali e all’eccellenza artigiana e sartoriale dei suoi prodotti, la maison raggiunge ben presto il successo e negli anni ’30 e ’40 il suo nome diventa sinonimo di stile ed eleganza. Nel secondo dopoguerra passa in mano agli eredi dei fondatori e, anche grazie alla collaborazione con l’emergente Karl Lagerfeld, diventa uno dei marchi di punta del mondo del fashion, italiano e internazionale. Il suo logo è la caratteristica doppia “F”, inventata nel 1966, e attualmente fa parte del Gruppo LVMH.

Prada

La casa di moda Prada viene fondata nel 1913 dai fratelli Mario e Martino Prada, con l’apertura in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano, di una boutique di borse e accessori da viaggio di lusso.

Il negozio ha un successo enorme e diventa ben presto il punto di riferimento per la nobiltà e l’alta borghesia italiane ed europee. Nonostante l’ottimo andamento dell’azienda, nessuno degli eredi maschi dei fondatori se ne vuole occupare e la guida viene assunta dalla figlia di MarioLuisa, che nel 1958 ne diventa proprietaria.

Nel 1971 entra nel board direttivo anche un’altra donna, Miuccia, alla quale la casa di moda passa per intero nel 1978. Della florida e ricca proprietà del passato, però, non c’è più traccia. La maison è in stallo, ma Miuccia ha talento e fiuto per gli affari e grazie alla decisione di collaborare con l’imprenditore Patrizio Bertelli (che sposerà nel 1987) e alla sua creatività, non solo risolleva la casa, ma la rende un punto di riferimento per la moda nel mondo.

Attualmente l’azienda fa parte della holding Prada S.p.A ed è quotata in borsa.

Dolce & Gabbana

Il marchio di moda Dolce&Gabbana (la cui grafia è diversa da quella della azienda, che è Dolce & Gabbana) nasce nel 1985, ma il sodalizio artistico tra Domenico Dolce e Stefano Gabbana inizia prima, quando Dolce viene assunto presso l’azienda per la quale lavora Gabbana.

L’attività all’inizio fa fatica a ingranare: i due hanno pochi soldi e si arrangiano con mezzi di fortuna per organizzare le sfilate e presentare le collezioni. Sarà la terza a richiamare l’attenzione dei critici, ma solo la quarta – ispirata alla Sicilia, che diventerà un vero e proprio marchio di fabbrica dello stile della maison – avrà un significativo impatto commerciale.

La fama dei due stilisti cresce e le collaborazioni con Madonna, Duran Duran e Giuseppe Tornatore contribuiscono definitivamente a consolidare il loro successo. La maison ha sede a Milano.

Roberto Cavalli

Roberto Cavalli fonda l’omonima azienda Roberto Cavalli S.p.A. all’inizio degli anni ’60, a Firenze. È necessaria una decina di anni perché il mondo della moda si accorga del suo stile “selvaggio” ed eclettico, ma dopo la sfilata presso il Salon du Prêt-à-Porter, a Parigi, lo stilista entra di fatto a far parte del gotha del fashion.

Attualmente, l’azienda comprende sei marchi e le linee di abbigliamento – Roberto Cavalli, Just Cavalli, Cavalli Class e Roberto Cavalli Junior – sono vendute in 50 paesi in tutto il mondo.

A marzo 2015, lo stilista nomina direttore creativo della casa di moda Peter Dundas e un mese dopo, ad aprile, cede il 90% della proprietà al fondo italiano Clessidra SGR.

Versace

L’azienda Gianni Versace S.p.A. viene fondata nel 1978, a Milano, dai fratelli Gianni e Santo Versace e Claudio Luti. La mente creativa è Gianni, che conquista ben presto pubblico e critica con il suo stile fuori dagli schemi, che rompe con la tradizione e cerca nuove modalità espressive, senza paura di osare.

La maison cresce e con lei la fama dello stilista: nel 1988 entra a far parte dell’azienda anche la sorella minore, Donatella, cui viene affidata la linea giovane Versus, mentre nel 1995 Time proclama Gianni “uomo dell’anno”.

Dopo avere sconfitto il cancro – che gli era stato diagnosticato nel 1993 – lo stilista decide di ripartire le quote societarie con i suoi familiari, mantenendo il 50% per sé e consegnando il 30% a Santo e il 20% a Donatella.

Il brand continua a crescere, ma nel 1997 una tragedia rischia di distruggere il sogno dei fratelli: Gianni, infatti, viene assassinato da uno squilibrato, Andrew Cunanan, sulla scalinata della sua villa di Miami. L’azienda accusa pesantemente il colpo, ma grazie a Giancarlo Di Risio, nominato amministratore delegato nel 2004, riprende quota e torna stabilmente tra i grandi marchi del fashion.

Attualmente, Gianni Versace S.p.A è controllata da GiVi holding, il 20% della quale nel 2014 è stato acquistato dal fondo Blackstone.

Missoni

Missoni S.p.A. è un’azienda “di famiglia”, fondata nel 1953 a Gallarate (Va) da Ottavio Missoni e Rosita Jelmini. I due si conoscono durante le Olimpiadi di Londra del 1948, alle quali Ottavio partecipa sia come atleta che come stilista del team italiano (che aveva adottato come divisa la sua tuta “Venjulia”), e si sposano poco dopo.

Con la loro prima collezione, presentata nel 1958 a Milano, i coniugi Missoni ottengono un immediato successo e diventano rapidamente famosi anche all’estero. Nel 1967, un piccolo scandalo durante la sfilata a Palazzo Pitti a Firenze accresce ulteriormente la popolarità del marchio: Rosita decide infatti di fare sfilare le modelle senza reggiseno, perché “del colore sbagliato”, ma le luci e il tessuto leggero degli abiti lasciano intravedere i seni delle giovani in passerella.

Dopo la morte di Ottavio a maggio 2013, arrivata pochi mesi dopo che il figlio Vittorio e la moglie, Maurizia Castiglioni, erano precipitati in mare con il loro aereo in Venezuela, l’azienda è guidata dai fratelli di Vittorio, Angela e Luca, mentre la nipote, Margherita, ha il ruolo di ambasciatrice del marchio.

Trussardi

La maison Trussardi nasce nel 1911 come laboratorio per la produzione di guanti. A fondarla è Dante Trussardi, che si occupa dell’azienda fino al 1970, anno in cui muore in un incidente di caccia. La gestione dell’attività passa al nipote, Nicola, che per fronteggiare il mutare dei tempi decide di iniziare a produrre articoli e accessori in pelle e poi anche abbigliamento.

Nicola è l’inventore del celebre marchio del levriero con il quale la casa di moda è conosciuta in tutto il mondo e guida l’azienda fino al 1999. Alla sua morte, gli succede il figlio Francesco, che scompare prematuramente nel 2003, lasciando tutto alla sorella, Beatrice.

Dopo il susseguirsi di diversi direttori creativi esterni – Eric Wright, Milan Vukmirovic e Umit Benan – la responsabilità delle collezioni nel 2013 passa a Gaia Trussardi. Tomaso Trussardi, invece, è l’amministratore delegato della maison.

Photo credits: pagine ufficiali Facebook.