Matrimonio giapponese
Nel Paese del Sol Levante il matrimonio civile e quello Religioso, principalmente shintoista, si celebrano in due momenti diversi, questo perché non esiste come in Italia il matrimonio concordatario. Il procedimento burocratico è molto più snello che in Italia, e al momento della firma dovrà essere presente oltre agli sposi anche un testimone.
I festeggiamenti iniziano al momento del fidanzamento ufficiale. Quando la coppia infatti decide di fare il grande passo, viene organizzata una cena ufficiale chiamata “yuino” in un giorno propizio preciso del calendario. Durante questa cena gli sposi riceveranno una serie di regali, tutti appartenenti ad una lista “mokuroku” ove ci sarà un ventaglio, delle conchiglie di abalone e tanti altri oggetti e non solo, che hanno un significato shintoista simbolico.
La cerimonia religiosa si celebra in maniera molto intima, parteciperanno infatti soltanto i parenti più stretti e la disposizione all’interno del santuario, ovvero nella residenza degli Dei, ove si celebrano le nozze, avverrà in base all’anzianità.
Anche per la data delle nozze ci sono periodi più propizi come la primavera e l’autunno, se non addirittura giorni “perfetti”, tanto perfetti che per poter selezionare quella data bisogna prenotarsi almeno un anno e mezzo prima, come in Italia se ci si vuole sposare un sabato di luglio!
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Sarà la figura del sacerdote a presenziare la Cerimonia con canti e preghiere rivolti agli Dei.
Il primo Rito nuziale è la purificazione. Fuori dal Santuario vi saranno delle fontane ove gli sposi con i testimoni potranno bagnarsi e quindi purificarsi secondo la tradizione.
Una volta dentro il santuario gli sposi berranno la bevanda tipica giapponese, il sake, in tre tazze di dimensioni diverse; seguiranno le promesse e alla fine lo scambio degli anelli. A concludere la cerimonia un ramoscello di sasaki (camelia giapponese) passerà di mano in mano a tutti i parenti presenti, sancendo così l’unione non solo della coppia ma anche di entrambe le famiglie!
Al termine della cerimonia, gli sposi saranno raggiunti nel luogo del Ricevimento, dal resto degli invitati per dare il via ai festeggiamenti.
[dup_immagine align=”alignright” id=”253278″]Il Colore per eccellenza anche per le spose giapponesi è il bianco, la sposa infatti può indossare o lo shiromuku, splendido abito bianco tradizionale, oppure un Kimono colorato, ovviamente decorato e impreziosito da ricami.
Lo shiromuku è una veste molto elegante ma anche piuttosto pesante, sul capo si prevede il copricapo di seta, sempre bianca, come lo tsunokakushi o lo watabooshi, che simboleggiano l’obbedienza e la calma.
Se in Italia ancora si è indecisi se fare o no il cambio d’abito, in Giappone, secondo un’usanza chiamata oironaoshi ci si cambia d’abito almeno 4 volte durante tutta la giornata.
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