Non si è mai pronte veramente per la meravigliosa e "rivoluzionaria" esperienza che è la maternità. Eppure l'istinto materno scatta quando meno ce aspettiamo e senza chiedere il permesso.
C’è un momento nella vita in cui ogni donna si trova davanti ad un bivio, di fronte ad una scelta che la Natura ci obbliga a fare e da cui non è possibile esimersi… Diventare mamme o rinunciare alla maternità.
Esclusi i rari casi in cui si diventa madri a 50 anni, è ormai intorno ai 40 anni che scatta il conto alla rovescia dell’orologio biologico e la donna è obbligata a prendere una decisione. Il punto è che la maternità non è solo “un’avventura meravigliosa” o un “momento topico” ma una vera e propria svolta nella vita, un nuovo modo di vedere la realtà e soprattutto un nuovo modo di amare. Fino a quando non si è madri, queste parole possono sembrare banali e ovvie, in realtà esattamente nell’attimo in cui la mamma ha per la prima volta in braccio il suo bambino prova un sentimento nuovo, unico e infinito.
Ed è esclusivamente questo sentimento sconfinato che aiuta una mamma ad affrontare gli ostacoli quotidiani, in un modo o nell’altro, che la fa alzare la notte solo per accertarsi che quel colpo di tosse non sia l’anteprima di qualcosa di più serio.
Non esiste un modo per capire se si è davvero pronte ad avere un bambino… c’è chi dice di seguire il proprio istinto, chi di non porsi troppe domande perché in fondo non si è mai pronte, e chi invece propone di aspettare il “momento perfetto”, anche se il momento perfetto in definitiva non arriva mai.
Quello che è certo è che la maternità non deve in nessun caso essere né diventare lo strumento per far rinascere l’amore all’interno di una coppia, per riempire un vuoto nell’anima o per dare un senso alla propria vita. Questi sono tutti motivi sbagliati perché quando si diventa mamme le difficoltà aumentano, così come le occasioni di discussioni all’interno della famiglia.
Visto che non si è in grado di capire quale sia il momento giusto per mettere al mondo un piccolo monello, almeno si può tentare di creare l’ambiente familiare ideale nel momento in cui il monello è in arrivo.
È importante infatti che la coppia che decide di allargare il proprio nucleo stia bene, sia felice e innamorata e soprattutto consapevole che una volta nato il piccolo cambieranno le priorità di entrambi i genitori. Il futuro papà dovrà stare vicino non solo al neonato ma anche alla sua mamma, che nei 40 giorni successivi al parto sarà emotivamente più sensibile. Collaborazione, comprensione e tanto amore sono le chiavi fondamentali e irrinunciabili per un ambiente sereno.
E se ancora non ha capito se per te è arrivato o meno il fatidico momento, fai il nostro test: sei pronta per diventare mamma?
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