Chirurgia estetica (ph.iStock)
La gravidanza non è una malattia, si sa, e nei nove mesi di gestazione non è necessario mettere in pausa la propria vita. Ci sono, però, alcune accortezze che è necessario prendere per non nuocere al bambino o bambina in arrivo. La medicina estetica, ad esempio, non è del tutto consentita. Vediamo cosa si può fare e cosa no.
E’ ormai noto che la mamma e il bambino iniziano a stringere un legame fin dalla gravidanza. Il feto percepisce il corpo della madre, ma anche le sue emozioni. Perciò è necessario che la donna, durante i nove mesi di attesa, stia bene sia fisicamente sia mentalmente. E questo ha a che fare con i trattamenti estetici. Perché se una persona era solita sottoporsi a specifici trattamenti per sentirsi meglio, è probabile che in gravidanza debba farne a meno.
Secondo gli esperti, il primo aspetto da tenere in considerazione è che i trattamenti estetici fattibili in gravidanza non devono provocare dolore o fastidio alla mamma. Quello che la donna può fare sul proprio corpo non deve alzare il suo livello di adrenalina, dannoso per il bambino. Può quindi sottoporsi a trattamenti piacevoli e rilassanti, come ad esempio i massaggi.
Durante i nove mesi di gravidanza sono da evitare i farmaci a uso estetico. Questo perché tutto ciò che la mamma assume arriva anche al feto. I filler riempitivi all’acido ialuronico, all’acido polilattico (Sculptra) e l’inoculazione della tossina botulinica sono da bandire per le future mamme.
Anche il trucco permanente, come il contorno labbra, l’eyeliner, il microblading per le sopracciglia, sarebbe da evitare. I prodotti utilizzati per il tatuaggio estetico sono, nella maggior parte dei casi, vegetali. Ma, hanno sottolineato gli esperti, c’è sempre qualche percentuale, anche se minima, di composti parzialmente riassorbibili. Durante la gravidanza è quindi opportuno lasciar perdere e rimandare il trattamento al post-parto.
Altro stop riguarda le vitamine per la pelle attraverso l’Elettroporazione medica, una pratica che prevede l’inoculazione nel mesoderma della pelle di farmaci o componenti nutritivi a scopo estetico effettuate mediante un manipolo elettrico totalmente indolore e senza aghi. Il trattamento, anche se non invasivo, è sconsigliato alle donna incinta.
Quello che si può fare in gravidanza sono i massaggi, in particolare quelli linfodrenanti per sgonfiare le gambe. Si tratta di trattamenti leggeri, dolci e rilassanti, in grado di portare piacere alla futura mamma e di conseguenza al feto. Il loro effetto purtroppo dura poco, ma è possibile farli senza limiti.
(Foto copertina: credit agenzia iStock)
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