Connettivite indifferenziata e gravidanza, sintomi e cura
La connettivite indifferenziata è molto comune tra le donne in gravidanza tra i 20 e i 30 anni. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Le connettiviti sono un gruppo di malattie autoimmuni che si manifestano con le infiammazioni del tessuto connettivo. Si definiscono differenziate quando presentano specifiche manifestazioni cliniche e criteri diagnostici ben definiti. Sono invece chiamate connettiviti indifferenziate quando la presenza di sintomi non soddisfa completamente i criteri per porre una diagnosi definita. La connettivite indifferenziata rappresenta circa il 25% delle connettiviti ed è diffusa in particolar modo tra le donne in età compresa tra i 20 e i 30 anni. Talvolta si evolvono in malattie definite, più frequentemente nel lupus eritematoso sistemico, ma più spesso restano indifferenziate.
Dopo dieci anni dalla diagnosi la maggior parte delle connettiviti indifferenziate presenta una situazione stabile, mentre in un quarto dei casi tende a scomparire. Nel caso invece evolva in connettivite definita si trasforma più spesso in lupus o in sindrome di Sjogren.
I sintomi più frequenti nelle connettiviti indifferenziate sono dolori articolari, riduzione di globuli bianchi, anemia, secchezza della bocca e della congiuntiva. Nessun organo interno risulta compromesso.
Connettivite indifferenziata, si può pensare ad una gravidanza?
Anche le donne che soffrono di connettivite indifferenziata e più in generale di patologie autoimmuni possono affrontare in sicurezza il periodo della gravidanza. È però consigliabile rivolgersi ad un centro specializzato in gravidanze a rischio, per poter pianificare con degli specialisti i 9 mesi di gestazione.
Fino a qualche tempo fa le donne affette da connettiviti indifferenziate venivano scoraggiate nell’affrontare una gravidanza. Anche la pillola contraccettiva veniva considerata un potenziale pericolo per la malattia. Queste proibizioni non facevano altro che aggravare l’angoscia delle donne già provate psicologicamente della malattia.
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Oggi invece è possibile anche per le donne affette da questa patologia affrontare con serenità una gravidanza. La parola d’ordine, però, è programmazione. È fondamentale infatti individuare un sistema di contraccezione efficace e affrontare la gravidanza quando la malattia sia sotto controllo.
Come affrontare la gestazione con serenità
È importantissimo pianificare monitoraggi e controlli periodici a tutela della salute della mamma e del bambino, escludendo complicazioni.
Anzitutto la futura mamma deve accertarsi del suo reale stato di salute e capire se i trattamenti in corso per la sua patologia possano avere degli effetti collaterali incompatibili con la gravidanza. Alcuni farmaci possono infatti causare malformazioni al feto, così come vi sono esami diagnostici che possono interferire con lo sviluppo del bambino.
Non esitono protocolli definiti per curare la connettivite indifferenziata. La terapia infatti ricalca quella delle forme levi delle connettiviti definite.Le donne affette da connettivite indifferenziata assumono usualmente farmaci quali cortisonici a basso dosaggio e anti-infiammatori non steroidei. Gli immunosoppressori, infine, si utilizzano solo nei casi più gravi.