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Gelosia tra fratelli: come comportarsi?

La gelosia tra fratelli è un sentimento assolutamente normale. Quando un bambino si trova alle prese con la nascita di un fratellino o di una sorellina teme infatti di perdere l’esclusività dell‘amore dei suoi genitori. È infatti comprensibile che il bambino ritenga di essere la sola fonte di amore per mamma e papà. L’emergere del sentimento della gelosia è sì una fonte di tensione e conflitto per la famiglia, ma consente anche di affrontare un’importante fase dello sviluppo del bambino che lo guiderà verso un’adeguata maturazione sociale ed emotiva.

Il rapporto tra fratelli e sorelle può perciò essere visto come un luogo dove sperimentare la gestione delle relazioni. Attraverso questa relazione del tutto speciale, infatti, si imparano a costruire i rapporti con gli altri. La diffidenza e l’individualismo lasceranno così il passo alla fiducia reciproca, alla tolleranza e all’adattabilità.

La gelosia è solo del primogenito?

I primogeniti sono naturalmente più soggetti a soffrire di gelosia, in quanto hanno sperimentato l’esclusività del rapporto con i genitori. Il secondo ed il terzo figlio hanno infatti già diviso l’amore e l’attenzione di mamma e papà con gli altri fratelli, ma possono sperimentare comunque questo sentimento.

La gelosia tra fratelli è un fenomeno che cambia anche a seconda della differenza di età tra i bambini e non solo per l’ordine di nascita. La gelosia si manifesta infatti in modo più intenso se ci sono tra i 18 mesi e i 3 anni di differenza. Se il distacco è di 4 o più anni, invece, la competizione si riduce poiché esigenze e attività quotidiane sono molto diverse.

Anche i figli unici, paradossalmente, possono soffrire di gelosia: sarà però indirizzata solitamente verso uno dei genitori. È importante che anche in questo caso il sentimento del figlio venga riconosciuto e gestito.

Come si manifesta la gelosia tra fratelli

I segnali con i quali si manifesta la gelosia tra fratelli possono essere molteplici e variano in base alla personalità, al temperamento e all’età del bambino.

Alcuni bambini possono mostrare comportamenti regressivi, come fare la pipì a letto o sporcarsi. Anche chiedere il ciuccio quando lo si era abbandonato da tempo o parlare con una voce infantile sono segnali in questo senso. I bambini gelosi chiedono maggiori attenzioni ai genitori, si lamentano spesso e vogliono essere coccolati. Altri invece manifestano comportamenti aggressivi: diventano dispettosi o criticano apertamente i genitori, rompono oggetti e giocattoli, mettono il broncio.

Un bambino geloso prova insicurezza e paura, poiché teme di non essere considerato al pari di qualcun altro. Sta attraversando un momento difficile della sua vita e non è un bambino che è improvvisamente diventato dispettoso o fastidioso. Se non si comprende a fondo questo disagio si rischia di peggiorare la situazione, confermando nel bambino l’idea di non essere amato.

Strategie da adottare

Occorre anzitutto ricordare il ruolo fondamentale dei genitori nell’aiutare i bambini a comprendere le proprie emozioni e a gestirle in modo adeguato. Questo è ancora più importante quando i figli sono molto piccoli. La risoluzione dei conflitti all’interno della famiglia aiuterà anche il bambino a crescere e maturare, imparando ad avere fiducia nei propri sentimenti. Questo avrà ripercussioni positive sulla gestione delle relazioni interpersonali future.

È fondamentale evitare alcuni comportamenti che peggiorano la capacità del bambino di avere fiducia in sé e di regolare autonomamente la propria emotività. Non bisogna mai punire il bambino in nessun modo, soprattutto fisicamente. Il messaggio che verrebbe trasmesso sarebbe infatti deleterio: equivarrebbe infatti a non riconoscere ed accogliere il suo sentimento. Il bambino potrebbe sentirsi cattivo o sbagliato. Potrebbe inoltre pensare che il più forte ha sempre la meglio sul più debole, ritenendo normale ricorrere all’aggressività per ottenere ciò che si vuole.

Il consiglio principale è quello di ascoltare e rassicurare, cercando di capire i bisogni del bambino. Non mostrandoci sorpresi o impauriti dalla sua gelosia, gli faremo capire che è un sentimento assolutamente normale. Occorrerà essere sereni e disponibili nei suoi confronti, restando però determinati nello stabilire dei limiti e nel non assecondarne le pretese. Accogliere un sentimento e comprenderlo non significa darla vinta al bambino, ma aiutarlo a percepire i rimproveri e le regole come meno dolorose e più comprensibili.

Qualche consiglio pratico

Se i fratellini hanno poca differenza di età possiamo lasciare loro la possibilità di risolvere da soli i conflitti, naturalmente senza rischiare che si facciano del male. Bisogna stabilire delle regole chiare che escludano ogni tipo di aggressività: è normale litigare, ma senza venire alle mani. È bene inoltre non schierarsi dalla parte di nessuno, stabilendo che non importa chi abbia iniziato un litigio, ma la regola è non cedere a comportamenti aggressivi.

Incoraggiate i bambini a gestire autonomamente i loro conflitti, per esempio dicendogli che vi dispiace che stiano litigando e che siete sicuri che possano risolvere da soli il loro problema. Se il motivo per cui litigano è un giocattolo o un oggetto, potete intervenire e prenderlo per poi restituirglielo quando si saranno riconciliati. Cercate di trovare sempre una soluzione e non un colpevole. Se non riescono a riappacificarsi da soli è bene separarli per un breve periodo, che varia a seconda dell’età. Per i bambini più piccoli bastano spesso 5 minuti, per i più grandi meglio arrivare a 15.

I genitori devono naturalmente assicurarsi che i fratelli più grandi non facciano dei fratellini le loro vittime di dispetti e prese in giro. Va però sottolineato che anche un bambino piccolo, magari debole fisicamente, può facilmente stuzzicare il fratello più grande o metterlo nei guai.

Un altro consiglio generale è quello di non forzare i fratelli a condividere necessariamente oggetti o giocattoli: ogni bambino ha il diritto di possedere qualcosa di personale. Starà a lui decidere con chi e quando dividere le proprie cose.

La cosa più importante che devono ricordare i genitori è quella di non fare mai confronti tra fratelli. È importante che i figli ricevano la stessa quantità di lodi e di attenzioni e che vengano valorizzati per le loro qualità individuali. È anche importante trascorrere con tutti la stessa quantità di tempo, mettendosi in una relazione autentica con ognuno di loro. Questo consentirà loro di aumentare e consolidare l’autostima e di ridurre la gelosia tra fratelli.

Claudia Saredi

Mamma di due, appassionata viaggiatrice, sono nata in riva al Lago Maggiore e bergamasca d'adozione. Filosofa per formazione, avida lettrice e amante dei cammini, appena posso mi rifugio nei sentieri di montagna.

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Claudia Saredi

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