Come sarà il viso del tuo bambino? Dipende da quello che mangi in gravidanza

Donna incinta (ph.iStock)

Donna incinta (ph.iStock)

Molto spesso durante la gravidanza le mamme si domandano come sarà il volto del loro bambino. Si chiedono come saranno gli occhi, il naso e la bocca e cercano di immaginare il figlio che nascerà. Oggi, grazie alle ecografie in 3D, è possibile dare una parziale risposta alle mille domande di una donna incinta ma, secondo un recente studio, le caratteristiche facciali potrebbero essere influenzate da ciò che la madre mangia durante la gestazione.

Il viso dipende dalle proteine assunte in gravidanza

Secondo un recente studio pubblicato su Nature Communications, le lievi differenze nel modo in cui i bambini appaiono, dalla forma del cranio alla quantità di cartilagine nel naso, sono create nel grembo materno dai geni innescati dall’alimentazione. Più alta è la quantità di proteine consumate durante la gravidanza, più attivi diventano questi geni, noti come “mTORC1“.

Naso lungo? Colpa della mamma

I ricercatori sono quindi arrivati alla conclusione che gli “mTORC1” riescono a mettere a punto l’aspetto del viso di un bambino modificando, ad esempio, la lunghezza del naso e la larghezza delle narici, la forma delle guance e la prominenza della mascella. Maggiore è l’apporto di proteine nel corpo della mamma, più grandi saranno nasi e mascelle.

La ricerca su topi e pesci in gravidanza

Gli studiosi hanno somministrato diete diverse a topi e pesci gravidi, scoprendo che queste differenze di alimentazione erano in grado di alterare la presenza di “mTORC1” nel loro utero, dando alla loro prole particolari caratteristiche facciali. “Abbiamo scoperto – hanno affermato – che la modulazione del livello di proteine nella dieta materna regola l’attività di ‘mTORC1’, provocando cambiamenti sottili ma distinti nella forma craniofacciale degli embrioni“. E’ stato, quindi, dimostrato che le diete ad alto contenuto proteico causano caratteristiche facciali ingrandite, con mascelle più pronunciate e cartilagine nasale più spessa.

Il vantaggio nel mondo animale

Secondo i ricercatori questa particolare caratteristica è utile nel mondo animale. Gli studiosi hanno, infatti, sottolineato che il fenomeno può dare ad alcuni animali un vantaggio in base all’ambiente in cui sono nati. In alcuni tipi di pesce, ad esempio, i nuovi nati hanno maggiori probabilità di avere nasi più lunghi e sottili se le loro madri consumano una dieta a basso contenuto nutrizionale. Questo dà ai piccoli pesci un vantaggio quando cercano cibo in aree con scarsa disponibilità.

(Foto di copertina: credit agenzia iStock)