Vi sono numerose campagne di sensibilizzazione promosse dall’Unicef e l’Organizzazione della sanità sulla promozione dell’allattamento al seno almeno fino al 6° mese di vita. Spesso per sentito dire o per passa-parola ci arrivano informazioni o espressioni non vere, vediamo quali sono le principali e cerchiamo di sfatarle.
Durante tutto il periodo della gravidanza sotto stimoli ormonali la ghiandola mammaria si ingrossa, fino a raggiungere la sua massima grandezza dopo il parto con la montata lattea. Quindi il seno, durante il corso della gravidanza, aumenta e nessuna donna può sottrarsi a questa modificazione in quanto è esclusivamente di origine ormonale. Durante l’allattamento il seno si svuota e si riempie. Il fatto di svuotarsi e riempirsi si rivela un’ottima ginnastica naturale che ne migliora il tono e l’elasticità.
Questo non è assolutamente vero, in quanto la ghiandola mammaria una volta formatasi è pronta a funzionare anche nelle donne giovani. Si può verificare che con l’età il tessuto ghiandolare inizia a diminuire, ma questo non influisce sul fatto che una donna superati i quarant’anni non possa allattare il suo bambino. In qualsiasi caso l’organismo è in grado di adattarsi molto bene a secondo dei casi producendo la quantità di latte sufficiente.
Anche in questo caso bisogna dire che non è assolutamente vero in quanto la produzione di latte non dipende dal volume o dalla forma del seno. La ghiandola mammaria è in grado di produrre il latte ed è tendenzialmente uguale per tutte le donne. Quando il neonato comincia a succhiare dalla ghiandola mammaria insieme alla produzione della prolattina si stimola la produzione e la secrezione del latte.
Anche questa è una convinzione letteralmente sbagliata, in quanto la produzione di latte dalla ghiandola mammaria non ha origine ereditaria, genetica.
Alcune volte può sembrare così, soprattutto all’inizio della poppata, perché sembra che il latte abbia un aspetto acquoso e quindi appare come se fosse povero di sostanze nutritive e quindi non serva per la crescita del proprio bambino; in realtà non è così. La composizione del latte materno è molto variabile da donna a donna e da poppata a poppata nell’arco della giornata (ad esempio il latte materno è più ricco di grassi nelle ore notturne) e durante la singola poppata. Infatti all’interno di ogni poppata il latte materno cambia la sua composizione, vi è un aumento di grassi e di proteine verso la fine. Questo è importate, perché favorisce l’autoregolazione dell’appetito e quindi del senso di sazietà e fame.
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