Orto e bambini: binomio vincente.
Nel 2004 Slow Food ha aperto i primi “Orti in condotta” nelle scuole d’infanzia e primarie, un nuovo approccio all’educazione che si basa sull’apprendimento pratico e sul rapporto con la natura.
In Italia esistono già diverse “scuole all’aperto” e il fenomeno è in continua crescita. Si parte dall’Agrinido per bambini dai tre mesi ai tre anni, per poi passare all’Agriscuola, per i bimbi dai tre ai sei anni.
Un’ottima opportunità per insegnare ai bambini a conoscere e apprezzare i prodotti locali, nonché per avvicinarli alla natura.
Non più le vecchie aule cupe e distaccate, con i banchi in fila e l’insegnante che cerca di far memorizzare i concetti. La nuova frontiera dell’apprendimento si sposta all’aperto e insegna ai bambini a “saper fare”. Al bando, dunque, l’apprendimento passivo.
Queste scuole promuovono un insegnamento alternativo che deriva da un ambiente esterno, che richiede curiosità e proattività da parte degli allievi. I piccoli alunni, infatti, devono sviluppare la volontà di imparare. I bambini imparano così a esplorare e ipotizzare spiegazioni sui fenomeni che osservano, nonché a cercare in base a quello che vogliono individuare.
Il metodo educativo innovativo di queste scuole si basa sugli insegnamenti che la natura offre. Le agriscuole sono fondate, inoltre, sul rispetto per l’ambiente e l’ecosistema (ecco come insegnarlo ai bambini). In quest’ottica anche le infrastrutture sono vicine alla natura. I giochi sono in legno o vengono costruiti dai bambini stessi con cartoni e stoffe e i pannolini sono rigorosamente biodegradabili o lavabili.
Non solo colori e forbicine negli armadietti scolastici dei bambini! I piccoli esploratori devono essere muniti di zappa, stivali da orto, rastrelli e molto altro.
Se le grandi città e la tecnologia sono responsabili dell’allontanamento dei bambini dalla natura, l’agriscuola può essere d’aiuto per cercare di ricongiungerli.
Fra le attività proposte dalle agriscuole troviamo – per i più piccini – la ricreazione nell’orto e la raccolta dei frutti, l’osservazione degli animali che producono e forniscono il cibo, lo studio delle stagioni e degli uccelli. Si passa poi a nutrire gli animali e farli crescere.
Per i più grandicelli le attività diventano ancora più interessanti. Si passa dalla coltivazione dell’orto (seguendo tutto il ciclo dall’aratura alla semina fino al raccolto) a laboratori per studiare le erbe aromatiche fino alla preparazione della merenda con gli alimenti da loro coltivati.
I bambini che frequentano queste scuole sviluppano autonomia e manualità, curiosità e fiducia in se stessi. Il tutto condito dai benefici delle attività all’aria aperta e del cibo genuino. Le agriscuole sono dunque un concentrato di salute, apprendimento e divertimento.
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