25 aprile: come spiegarlo ai bambini
Il 25 aprile è una ricorrenza davvero preziosa per la storia d'Italia. Proprio per il suo valore è importante che le nuove generazioni ne conoscano l'origine.
Ogni anno il 25 aprile ricorre una festa molto importante per questo Paese, la festa della Liberazione. Spesso la si trascorre in compagnia. Un giorno in cui molte persone non lavorano e dedicano del tempo ai propri affetti, al riposo o a un pranzo sotto il tiepido sole di aprile se il tempo lo permette.
Quanti si soffermano a pensare all’origine di questa festa? Nell’ottica di salvaguardare la memoria del Bel paese e dar valore a quanto è stato fatto per farlo diventare un Paese libero e democratico, è fondamentale che i nostri figli cittadini futuri di un domani alquanto incerto, vengano messi a conoscenza di quale sia l’origine di questa festa tanto preziosa.
Ogni genitore ha il compito fondamentale di parlare di ciò che accadde quel giorno, quanta fatica, sacrificio e determinazione sono all’origine del 25 aprile.
Non abbiate mai paura della verità: parlare con i bambini senza giri di parole, vi renderà tutto più facile. Saranno loro anzi a semplificarvi il lavoro: la saggezza dei loro pochi anni vi stupirà come al solito.
Cenni storici
Il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) nato nel 1944 e con sede nell’Italia settentrionale attraverso l’attivazione delle forze partigiane permise la liberazione dei territori di quella parte d’Italia ancora occupata dai nazifascisti.
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Da lì a pochi giorni tutte le principali città del nord furono liberate e i gerarchi fascisti, Mussolini in primis condannati a morte. Come insegna la storia furono anni ricchi di avvenimenti fondamentali per il paese. La cui sorte veniva determinata di giorno in giorno nell’ottica di un cambio irreversibile.
L’anno successivo a quello dell’avvenuta liberazione, il 2 giugno 946 l’Italia scelse di abbandonare la monarchia e diventare una repubblica “democratica fondata sul lavoro”. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” secondo l’articolo 1 della costituzione. Altra svolta memorabile per l’Italia fu il voto delle donne che per la prima volta nella storia poterono recarsi alle urne.
Fu proprio il 25 aprile del 946 che Alcide de Gasperi istituì la festa della Liberazione ricordando ciò che l’anno precedente era accaduto quel giorno.
Come la storia diventa storia
A fare da contraltare alla crudezza di quei giorni, in Italia ci fu la gioia che scaturì dal toccare con mano la libertà, il cui apice fu rappresentato dal referendum del 1946 in cui il popolo per la prima volta poté esercitare il proprio diritto di voto senza alcuna restrizione.
Questo potrebbe esser un buon punto di partenza per il vostro racconto: la gioia che nasce dalla libertà di poter esprimere la propria volontà, senza limiti di sesso, di religione o di altro tipo. Usate immagini se vi è possibile: scegliete immagini vicine a loro come ad esempio disegni o fumetti in modo che siano molto eloquenti e li aiutino a comprendere ciò che state loro raccontando.
Oggigiorno sappiamo tutti quanta urgenza c’è di combattere la violenza e l’odio. La storia può aiutare tutti noi a capire quanto valga la parola libertà. Rispettarsi e rispettare gli altri nella loro diversità è ciò che rende veramente liberi.
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