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Olio di canfora

L’olio essenziale di canfora è da sempre noto per le sue proprietà antinfiammatorie e balsamiche, tanto da essere uno dei più utilizzati in aromaterapia. Ma cerchiamo di conoscerlo più da vicino, scoprendone le caratteristiche, le proprietà e gli impieghi.

L’olio di canfora si ricava dalla corteccia della pianta Cinnamomum camphora, un albero sempreverde, che può vivere fino a 200 anni. È molto diffuso in Cina, in Giappone, in India, in Indonesia, ma viene coltivato anche nelle zone bagnate dal Mar Mediterraneo.

L’estrazione dell’olio richiede diversi passaggi, fino ad arrivare alla distillazione in corrente di vapore, da cui si ricava l’olio comunemente conosciuto. È di colore giallo paglierino, ha un odore acre e pungente, ma soprattutto ha delle indiscusse proprietà positive. Vediamole una per una.

Le proprietà dell’olio di canfora

L’olio di canfora esercita una azione stimolante sul sistema circolatorio, con un effetto tonificante ed energizzante, soprattutto in caso di stanchezza, ipotensione, astenia, collassi e stati di shock. Inalandolo al mattino si riceve una sferzata di energia per tutta la giornata.

È un ottimo antinfiammatorio: difatti, massaggiandolo sulla parte dolorante, contribuisce a curare contusioni, distorsioni, strappi e dolori muscolari. È consigliabile soprattutto per gli sportivi, prima dell’allenamento o della competizione, per prevenire i traumi, ma anche dopo la prestazione come defaticante.

Ha, inoltre, una azione vasocostrittrice: è caldamente raccomandato per chi soffre di insufficienza venosa o semplicemente per chi ha le gambe stanche dopo una giornata lavorativa. Massaggiandolo sulle gambe aiuta a ridurre i disturbi circolatori, gli edemi ed i ristagni linfatici, dando sollievo alle gambe gonfie e stanche.

È noto anche per le sue proprietà balsamiche: si utilizza come mucolitico e decongestionante in caso di raffreddore, sinusite e tosse.

Non bisogna dimenticare, infine, l’azione antiparassitaria contro tarme, mosche e moscerini.

Una piccola curiosità: la tradizione popolare riteneva che l’olio di canfora fosse in grado di calmare i desideri sessuali. Per questo motivo i monaci, per osservare meglio il voto di castità, ne portavano un sacchettino appeso al collo.

Utilizzi dell’olio di canfora

Passiamo ora agli impieghi dell’olio di canfora. Si utilizza moltissimo come olio distensivo in caso di contratture o affaticamento muscolare, abbinato all’olio di mandorle.

Basta diluire 10 gocce di olio di canfora in 100 ml di olio di mandorle dolci per alleviare i dolori da reumatismi, slogature e contusioni.

Sempre nell’ambito dei disturbi reumatici si usa per preparare dei bagni tonificanti: basta versarne 10 gocce nella vasca da bagno riempita di acqua calda e rimanere in ammollo per circa 20 minuti. Si favorirà così la riattivazione del sistema circolatorio.

L’olio di canfora è molto usato anche come unguento balsamico per le vie respiratore. Combinando 5 gocce di questo olio, con 3 gocce di olio di eucalipto, 3 gocce di olio di niaouly e 50 ml di burro di karité, si ottiene un ottimo decongestionante.

Ottimo anche nella produzione di lozioni per la pelle grassa: sono sufficienti 8 gocce di olio in 200 ml di acqua distillata. La soluzione così ottenuta va tamponata, mediante una garza sterile, sulle zone affette da foruncolosi o acne.

L’olio puro viene adoperato come rimedio antitarme, mettendone 5 gocce su un batuffolo di cotone o su un panno di lino e ponendolo negli armadi e nei cassetti. La canfora ha però una controindicazione: ad alti dosaggi è tossica. Quindi le gravide e chi soffre di epilessia devono assolutamente evitarla. Non va poi applicata su graffi, ferite aperte e zone con escoriazioni.

Maria Paola Zampella

Mi chiamo Maria Paola Zampella e sono un Biologo Nutrizionista Specialista in Scienze della Alimentazione. Ho conseguito le lauree triennale e magistrale, come anche il diploma di specialista in Scienze della Alimentazione (Scuola CEE – 5 years post-degree) presso l’Università degli Studi di Milano e un diploma di Corso di Perfezionamento relativo al metabolismo proteico presso l’Università degli Studi di Milano. Da tempo mi occupo di alimentazione naturale e consulenze alimentari per diverse situazioni fisiologiche e patologiche accertate dal medico. Su Unadonnasana scrivo articoli nell'area salute, benessere e nutrizione. In passato ho lavorato come coordinatore e formatore ASA/OSS per la Cooperativa Sociale KCS Caregiver, oltre che docente di alimentazione nel ramo alberghiero e di scienze, anatomia, dermatologia ed cosmetica nel ramo acconciatori ed estetico. Mi occupo, a richiesta, di formazione in ambito HACCP, Sicurezza Alimentare e Sicurezza sul lavoro. Ho collaborato anche con un centro tricologico, per un periodo di stage formativo. Sono appassionata di sport e sono in costante formazione per spaziare le mie conoscenze su più campi. Profilo Linkedin: https://www.linkedin.com/in/maria-paola-zampella-a1187a206/

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Maria Paola Zampella

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