Biscotti: attenzione ai grassi trans.
Si sente spesso parlare di grassi trans, ma non tutti sanno esattamente cosa siano. Scopriamo, quindi, cosa sono, in quali alimenti si trovano e come evitarli.
I grassi trans, o acidi grassi trans, sono una forma particolare di grassi insaturi. A differenza dei grassi saturi (quelli dei prodotti di origine animale), i quali non hanno doppi legami, i grassi insaturi hanno uno o più doppi legami nella loro struttura chimica.
Quando si parla di doppi legami bisogna considerare anche la configurazione, ossia la posizione degli atomi di idrogeno rispetto al doppio legame. Se gli atomi di idrogeno sono tutti dallo stesso lato si parla di configurazione “cis”, che è la struttura più comune. Se gli atomi di idrogeno sono su due lati opposti si parla di configurazione “trans”.
Questi ultimi si producono nel corso del processo di idrogenazione, ossia il processo che consente la produzione delle margarine, a partire da grassi vegetali, che sono liquidi a temperatura ambiente.
Ai grassi vegetali vengono aggiunti atomi di idrogeno per renderli solidi a temperatura ambiente.
Questo processo rende i grassi trans molto pericolosi per l’organismo, forse anche più di quelli saturi (ad esempio il burro). Favoriscono, infatti, l’aumento dei valori ematici di colesterolo, l’accumulo di placche a livello delle arterie, l’insorgenza dell’insulino-resistenza e del diabete mellito di tipo II. Inoltre favoriscono lo stato infiammatorio e l’insorgenza di tumori.
I grassi trans, però, non derivano soltanto dalla produzione industriale: sono naturalmente presenti nei prodotti lattiero-caseari e nella carne dei ruminanti. Costituiscono circa il 2-5% dei grassi presenti in latte e derivati ed il 3-9% nelle carni di manzo ed agnello. Si formano quando i batteri presenti nello stomaco dei ruminanti digeriscono l’erba.
Secondo diversi studi un apporto moderato di grassi trans naturali non è pericoloso, anzi sembrerebbe protettivo dal punto di vista cardiovascolare. Il più famoso è l’acido linoleico coniugato (il CLA), ritenuto positivo se consumato in piccole quantità. Il problema, quindi, è costituito dai grassi trans di origine industriale.
Quali sono gli alimenti che contengono grassi trans industriali? Si tratta principalmente di alimenti prodotti dall’industria alimentare, come ad esempio le margarine, i dolci confezionati, le farciture e le glasse per le torte, i prodotti dei fast-food (in particolare quelli fritti come le patatine, le crocchette di pollo e i gamberetti, ma anche i milk-shake), alcuni insaccati come i wurstel, gli snack come merendine, patatine e salatini.
Si ritrovano anche nei biscotti farciti, ricoperti o glassati (a volte nei comuni frollini se si scelgono marche poco note sul mercato), nei gelati, nei prodotti di pasticceria (industriali ed artigianali), nei croissant.
Come possiamo comportarci per evitare di assumer i grassi trans? Semplicemente leggendo con attenzione le etichette dei prodotti acquistati: quando si ritrova la dicitura grassi idrogenati o parzialmente idrogenati significa che in quell’alimento sono presenti anche grassi trans.
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