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Fleurcup ma non solo: tutto quello che vorresti sapere sulla coppetta mestruale

È difficile da usare? Fa male? “Raccoglie” davvero il flusso o c’è il rischio di macchiarsi? Quando si parla della coppetta mestruale sono più d’uno i dubbi e le perplessità delle donne.

Eppure, questo prodotto per la salute e il benessere femminile è una valid(issim)a alternativa a tamponi e assorbenti.

Noi di UnaDonna vi raccontiamo i suoi vantaggi, i benefici dell’utilizzarla – per voi stesse e per l’ambiente – e proviamo a rispondere a tutte quelle domande che restano “sospese” ogni volta che un’amica ve ne parla o la vedete in un negozio.

Che cos’è la coppetta mestruale

[dup_immagine align=”alignleft” id=”189737″]La coppetta mestruale è un dispositivo pensato per raccogliere il flusso di sangue durante il ciclo. Modalità di funzionamento che la differenzia in maniera sostanziale dai tamponi e dagli assorbenti che, come dice il nome stesso, lo “assorbono”.

Realizzata in materiali quali silicone anallergico, silicone platinico ed elastomero termoplastico (TPE), presenta una forma a campana più o meno lunga e larga con un “astina” all’estremità chiusa.

Il design “variabile” è pensato per rispondere non solo a diverse intensità di flusso, ma anche – soprattutto – a differenti forma, consistenza e posizione della cervice, così da adattarsi perfettamente al corpo, rispettandone la fisiologia.

La coppetta mestruale può essere acquistata in farmacia, in alcuni negozi bio ed erboristerie e online ed è prodotta da diverse aziende, tra cui Fleurcup e Mooncup sono probabilmente le più note, anche se ne esistono numerose altre (Meluca, Eco-Cup, Mamicup, Yuuki, Femmecup, Gaiacup, Softcup, Si-Bell, Amycup Crystal, Natu, Ruby Cup, Iriscup, Cuplee, FemmyCycle, Divacup, Lunette, Luverbody, LadyCup, Claricup).

Come scegliere la coppetta mestruale

La scelta delle coppetta mestruale dipende dalla quantità del flusso e dalla conformazione della cervice. Le varie case produttrici propongono infatti modelli diversi per capienzalunghezza e consistenza, in modo da rispondere alle differenti esigenze di ogni donna.

Per quanto riguarda la quantità del flusso, la capienza “media” di una coppetta mestruale è di 25-30 ml, ma ne esistono anche di meno e più capienti. Optare per un tipo piuttosto che per un altro dipende pertanto dall’intensità delle mestruazioni. Nel caso di flusso variabile da inizio a fine ciclo, per un maggiore comfort è possibile utilizzare coppette di capienza diversa, proprio come si fa con assorbenti e tamponi.

La conformazione della cervice, invece, determina la lunghezza e la consistenza della coppetta mestruale. In linea di massima, con una cervice bassa sono consigliati modelli corti, mentre per una cervice alta sono indicati modelli lunghi. Se il pavimento pelvico è tonico, vanno bene coppette morbide e molto morbide, indicate anche per le ragazze giovani e per chi ha problemi di sensibilità, invece in caso di pavimento pelvico poco tonico o lasso (situazione che può verificarsi in seguito al parto), meglio scegliere coppette di consistenza più rigida.

Come utilizzare la coppetta mestruale

Molte donne non utilizzano la coppetta mestruale perché pensano che sia difficile inserirla e rimuoverla. In realtà, come nel caso dei tamponi, è solo questione di abitudine. Ma come si usa?

La coppetta va sterilizzata prima e dopo il ciclo, immergendola in acqua bollente per 5-6 minuti. Una volta pronta, deve essere maneggiata con le mani pulite.

[dup_immagine align=”alignright” id=”189743″]Per un corretto posizionamento, va piegata a “C” o “a tulipano” e inserita puntando verso il coccige, evitando di lasciarla troppo vicina all’apertura vaginale, perché potrebbe causare un po’ di fastidio. Al fine di evitare perdite, è necessario verificare che sia completamente aperta, facendola ruotare leggermente su stessa. L’operazione va eseguita da sedute o accucciate, prendendosi tutto il tempo necessario e rilassandosi, soprattutto se è la prima volta. È anche possibile aiutarsi applicando sul bordo un lubrificante a base di acqua.

Una volta posizionata, la coppetta garantisce una copertura fino a 12 ore, ma naturalmente può essere svuotata anche prima. Per toglierla si deve “schiacciare” leggermente con due dita la base oppure passare un dito tra la superficie esterna e la parete vaginale, in modo da fare entrare l’aria e “rompere” l’effetto sigillo.

Svuotato il contenuto, la coppetta va lavata con un po’ di detergente intimo e quindi riposizionata. Meglio evitare invece saponi e detergenti non specifici, perché potrebbero causare arrossamenti e creare fastidio. Se l’operazione viene fatta in un bagno pubblico, basta sciacquarla (con acqua potabile) e/o asciugarla con della carta igienica.

La coppetta mestruale può essere utilizzata per dormire, è compatibile con l’anello anticoncezionale e con la spirale, non va tolta per espletare i bisogni fisiologici ed è adatta anche per chi non è ancora sessualmente attiva.

La coppetta mestruale invece non può essere utilizzata durante i rapporti sessuali e non è un contraccettivo, né difende da malattie sessualmente trasmissibili.

Coppetta mestruale: vantaggi e benefici

Chi prova la coppetta mestruale non torna indietro. Questo dispositivo, infatti, presenta tutta una serie di benefici che lo rendono molto apprezzato da chi lo usa.

Per prima cosa, non causa secchezza né irritazioni, perché non altera la mucosa vaginale, e non c’è il rischio che lasci nell’organismo delle fibre sintetiche. In seconda battuta, garantisce una maggior igiene rispetto agli assorbenti, sia interni che esterni, perché non crea un ambiente favorevole a infezioni e perché, diversamente dai tamponi, durante la minzione l’urina non “risale” lungo il cordino che viene utilizzato per rimuovere questi ultimi. Last but not least, è assolutamente invisibile (se l’astina è troppa lunga può essere accorciata con le forbici), per cui può essere indossata anche con biancheria intima succinta o senza niente.

La coppetta mestruale ha anche un considerevole vantaggio economico. Una volta acquistata a un prezzo nell’ordine dei 10-30 euro, infatti, può essere utilizzata per 4-5 anni.

La lunga durata, infine, ha un impatto positivo sull’ambiente, riducendo drasticamente la produzione di plastica e di materiali difficilmente smaltibili, come assorbenti e tamponi usati e i loro packaging.

Silvia Artana

Redattrice dai mille interessi scrive per le seguenti categorie tematiche: Turismo, Moda e Bellezza, Lifestyle, Cinema e TV. Ha anche maturato esperienza come Content Specialist, Web Content Editor e Ghostwriter.

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Silvia Artana
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