Leggere l'etichetta dei prodotti al supermercato.
Come leggere le etichette degli alimenti?
A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di cercare di interpretare ciò che c’è scritto nel packaging di un prodotto al supermercato. Colori, immagini e scritte spesso ci confondono impedendoci di capire cosa stiamo realmente acquistando. La lettura dell’etichetta infatti rappresenta una sorta di carta di identità del cibo ed è fondamentale per i consumatori (soprattutto in caso di intolleranze alimentari o allergie).
Oggi più che mai è diventato importante per i consumatori fare una scelta d’acquisto consapevole.
L’offerta di prodotti infatti è vasta ed è essenziale imparare a scegliere consapevolmente cosa mettiamo nel carrello.
A volte infatti una confezione colorata oppure una pubblicità efficace possono nascondere un inganno che, solo grazie all’etichetta, possiamo scoprire.
Imparare a leggere le informazioni riguardo gli alimenti ci aiuta a proteggere noi stessi e chi amiamo a tavola ed è il primo passo per un’alimentazione intelligente e consapevole.
Simboli particolari, nomi e avvertenze vi confondono? Niente paura, vi aiutiamo noi!
La lista degli ingredienti di un alimento è sempre in ordine crescente di peso, da quello più abbondante a quello che è presente in minore quantità. Meglio dunque scegliere sempre il prodotto in cui l’elemento che lo caratterizza appare per primo. Un esempio? Il latte di mandorla dovrà avere tra i primi ingredienti le mandorle.
Una volta letta la lista degli ingredienti sarà il momento di prendere in considerazione additivi, allergeni ed edulcoranti, ma anche i correttori di acidità, gli antiossidanti e gli esaltatori di sapidità.
Ricordatevi che gli allergeni devono apparire in modo riconoscibile, mentre tenetevi alla larga da alcune sostanze. Fate attenzione ad edulcoranti come aspartame, sucralosio E955, E951, acesulfame K ed E950, che vengono inseriti al posto dello zucchero, evitate i coloranti come rosso allura (E129) e il giallo chinolina (E104).
Spesso quando leggiamo le etichette in modo errato confondiamo la data di scadenza con il Termine Minimo di Conservazione.
Il primo indica “da consumare entro”, mentre il TMC identifica la data in cui è “preferibile consumare”.
Un occhio di riguardo è necessario anche per l’origine del prodotto importante non solo per frutta e verdura, ma soprattutto per carne e pesce.
Infine valutate le indicazioni per la conservazione e il reale quantitativo di zucchero, senza lasciarvi ingannare dalle scritte che spesso ci sono sul packaging.
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