Zanzibar: quando andare e cosa vedere
Voglia di una vacanza selvaggia all'insegna della natura? Zanzibar è sicuramente una delle mete più desiderate, scopri qual è il periodo migliore!
Quando siamo a Zanzibar, col corpo o con la mente, siamo in Africa. Un’Africa tutta particolare, però. Che galleggia sull’Oceano Indiano. Che si affaccia sull’Africa continentale. Porzione di terra di uno stato dal nome altrettanto esotico. Divisa in due isole, piccole e tenere di fronte alla maestosità africana. Meta di vacanze per eccellenza, un viaggio a Zanzibar è una vera meraviglia. Ma quando andare a Zanzibar? Prima di partire, infatti, bisognerà valutare bene qual è il periodo migliore. Questo vale da un punto di vista climatico, quanto per il fatto di godere al massimo della natura che Zanzibar regala. Una volta qui, poi, basterà solo chiudere gli occhi e lasciarsi andare al flusso della lentezza. Dispersi nel niente, ma al centro di tutto.
Zanzibar: un po’ di geografia
Zanzibar è un arcipelago che sorge di fronte alla Tanzania. Si tratta, forse anche per il suo isolamento geografico, di uno stato semi-autonomo della Tanzania stessa. Si compone di due isole principali, Unguja (o anche isola di Zanzibar) e Pemba, e di altre isole minori. Una natura frastagliata, quindi, dà la forma a queste piccole porzioni di terra, minuscole rispetto alla grandezza africana. Isole collinose un tempo ricoperte da foresta pluviale, qui vivono animali rari. Tra farfalle e scimmie, cinghiali e antilopi, si erge maestoso il colosso rosso di Zanzibar. Ma Zanzibar ha anche un leopardo endemico (forse estinto perché l’ultimo avvistamento risale al 2017) e la bella genetta selvatica.
Un po’ di storia
E’ chiaro che la geografia dei luoghi ne determina la storia. Questo vale per Zanzibar più che mai. Parte di un continente complicato, da isola le sue sorti son state sempre molto particolari. Zanzibar, infatti, ha avuto da sempre un ruolo fondamentale negli scambi commerciali tra Africa e Asia, in quanto punto di snodo tra la penisola arabica e l’immensa Africa.
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Inoltre, qui, sono forti anche le influenze sia mediorientali sia indiane. Questo porta l’arcipelago ad avere un mix di culture davvero straordinario. Magica anche la sua economia, basata, oltre che sul turismo, sul commercio di spezie pregiate e coltivazione di alghe. Qui c’è tutta la particolarità di un mondo a sé, il profumo delle spezie e degli oli, l’energia positiva delle persone e i colori di una favola esotica.
Cosa vedere a Zanzibar: spiagge
Zanzibar e le sue bellissime isole sono prima di tutto un paradiso di mare e dolcezza. Spiagge incantate, dove sembra quasi che l’essere umano ci sia stato solo di passaggio: un secondo appena, per sognare di vivere lì per sempre. Infatti, oltre al mare cristallino, a sorprendere nelle spiagge di Zanzibar è soprattutto il paesaggio attorno: una natura unica, speciale, da favola.
Tra le più famose c’è Kiwengwa, una spiaggia di 5 chilometri con sabbia bianchissima e una distesa di palme. Oppure Muyuni, meno conosciuta e davvero isolata. E’ ovvio che si potrà godere di questa bellezza solo se si sceglie il periodo migliore per andare a Zanzibar. Vivere al massimo questo mare dopo tante ore di volo è davvero il minimo.
Cosa fare a Zanzibar: escursioni e dintorni
Ma le attività da fare all’aperto a Zanzibar non finiscono certo con le spiagge. Ci sono anche tantissime escursioni da provare. Escursioni via mare, via terra o anche culturali. Sono una più fantastica dell’altra, ma anche per loro vale la stessa regola: bisognerà visitare Zanzibar nel periodo giusto. Tra le vari escursioni da fare a Zanzibar, c’è ad esempio quella di Prison Island, un’isola che fu, appunto, sede di detenzione per gli arabi.
Quando la comprarono gli inglesi, in breve tempo divenne invece il luogo in cui esiliare chi doveva fare la quarantena, quando imperversava la febbre gialla. Ma si può godere anche la flora locale con una gita all’unico, piccolo parco di Zanzibar, la Jozani Forest. Da non perdere anche il tour delle spezie.
Il clima a Zanzibar
Vivere le bellezze di Zanzibar non sarebbe possibile senza un bel clima. Ecco perché è bene analizzarlo prima di fare i biglietti per questo paradisiaco angolo di mondo. Zanzibar si trova appena più a Sud dell’equatore. Questo fa sì che durante l’anno solare ci sia una bassissima escursione termica. In questo modo, quindi, non c’è un gran variare delle temperature, che si aggirano sempre attorno ai 25 gradi. Due sono, tuttavia, le stagioni principali. Quelle secche vanno da dicembre a febbraio e da giugno a ottobre. In questi mesi fa caldissimo e si superano facilmente i 30 gradi. Le stagioni piovose, invece, cadono tra marzo e maggio e per tutto novembre. In questo periodo i temporali sono frequenti e il clima poco piacevolmente umido.
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Quando andare
E’ abbastanza evidente che a Zanzibar è estate anche quando da noi è inverno. Questo, unitamente al fatto che fa caldo e non piove, è un motivo in più per scegliere i mesi invernali per andare. A gennaio e febbraio, infatti, c’è caldo e non piove. Così ci si lascia l’inverno alle spalle. E mentre tutti stanno sotto la pioggia e il gelo, a Zanzibar ci si lascerà andare alla bellezza del mare, del sole, del caldo oltre i 30 gradi. Anche luglio, agosto e settembre, tuttavia, sono bei mesi per visitare l’arcipelago africano. Da evitare invece assolutamente marzo, aprile e maggio: la primavera è turbolenta a Zanzibar. Di buono c’è che, nonostante il clima tropicale, non esistono qui fenomeni di cicloni tropicali.
Per concludere
Una vacanza in questo luogo è qualcosa di indimenticabile. Ecco perché è bene scegliere con cura il periodo migliore in cui soggiornarci. Non che si tratti di una spesa eccessiva. Infatti, nonostante ci si stia recando in Africa, in una parte abbastanza a Sud del mondo, i voli costano attorno ai 600 euro. Soggiornare lì, poi, ha davvero prezzi irrisori. Basti pensare che la mezza pensione in un resort sulla spiaggia, con la vista sulla barriera corallina, costa intorno ai 600 euro. Ma non ci sono soldi che ripagano l’incanto del tempo trascorso a Zanzibar. Dove il mondo sembra fermo. E ci sono solo il profumo delle spezie e il calore dolce del sole a far capire che si è completamente vivi.