Vacanze in bicicletta: Liguria slow mood

Per i sentieri della Liguria il paesaggio varia tra mare e monti: scopri 15 itinerari da fare in sella o a piedi

28/05/2013

Mare, monti e sentieri

La Liguria è la Regione dove mare e monti si intrecciano dando vita a paesaggi sensazionali. Terra stretta e allungata, le montagne sono a ridosso del mare e l’area collinare apre a sentieri e mulattiere. Antiche vie del sale o sbocchi dal mare alla pianura padana furono vie di collegamento per viandanti e pellegrini.
Un luogo perfetto per prendere una pausa da ritmi assordanti in favore di toni lievi e morbidi. Un’idea? È quella de La Francesca Resort di Bonassola (SP) che, forte del tesoro ligure, invita alla fruizione del paesaggio, in bici o a piedi. Non solo una speciale tariffa weekend (due notti per due persone a partire da 180 euro, compresa la mappa dei sentieri) ma sconti ad hoc per gruppi di camminatori e ciclisti. Secondo una precisa logica: ammira il territorio, conquistane le vette, i balconi sul mare, il verde, e lo sentirai tuo.
Sono 15 gli itinerari possibili in sella o a piedi, per una fruizione slow di questo paesaggio che merita un plauso. Meraviglia allo stato puro: mare, fiori e borghi tra cui i bellissimi Triora, Dolceacqua, Pigna e Badalucco.

Pedalando in bicicletta

Ecco una carrellata di percorsi che rinfrancano dall’eventuale sforzo del pedalatore con viste maestose.
1) In sella alla due ruote, e per soli bikers allenati, sono ben 97  i chilometri di bellezza e scoperta per un percorso ad anello, tutto su asfalto. La durata è di circa 5 ore, tocca i Comuni di Taggia, Badalucco, Montalto Ligure, Molini di Triora, Triora, Pigna, Isolabona, Dolceacqua, Vallecrosia, Bordighera, Ospedaletti e Sanremo.
La fatica verrà man mano annullandosi dinanzi allo spettacolo in scena: il borgo rurale Badalucco; Triora, il Paese delle Streghe, dove è presente un Museo etnografico e della stregoneria; i pascoli, i boschi e gli antichi mulini lungo la strada che conduce a Pigna; il borgo medievale di Dolceacqua con il Castello dei Doria ( si erge sulla parte più antica del paese, il ponte che fa da separatore fu immortalato da Monet). Una totale catarsi per lo spirito tra panorami variegati. Un paradiso all’improvviso.
2) Un percorso in bici tra Albenga e Alassio che abbraccia il Castello di Conscente, il Forte Centrale ottocentesco (a Martinetto), il borgo fortificato di Zuccarello, fino a raggiungere un antico centro feudale di Castelvecchio Rocca Barbena.
3) In bici fino al santuario della Guardia per il percorso della Guidovia.
4) Pedalando in Val d’Aveto, aggiudicatasi “la bandiera arancione” del Touring Club per l’ottimo rapporto uomo-ambiente, la qualità dell’aria e dell’acqua della vallata verso il Lago delle Lame, una riserva con aspetti naturalistici unici date le zone lacustri e la vegetazione rigogliosa.
5) Con la fida bici (e poi a piedi) fino in vetta al Monte Porcile, a poco più di 1200 metri di quota;
6) Un percorso tra i castelli che circondano Sarzana, in totale tre: La Fortezza che domina sulla Vallata del Magra; il Castello di Ponzanello; il Castello Malaspina di Fosdinovo.


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A piedi

Camminare, macinare metri poi chilometri e allietare la vista con il paesaggio, l’olfatto con i profumi. Immergersi e sentire la natura e, camminando lentamente, “entrare” nello spettacolo. La fruizione slow dello spazio è il modo più autentico per conoscere.
Tra i “camminamenti” più belli, eccone nove:
1) Il Balcone di Monte Maria. Il percorso da fare a piedi è lungo 18 km, per un tempo di percorrenza di circa 5 ore. Valle Argentina e gli splendidi paesaggi alpini e borghi, Val Roja con il balcone Maria a picco sulla valle sono vere epifanie per gli occhi.
2) Il Sentiero degli Alpini, 12 km da percorrere a piedi per un tempo di percorrenza globale di 7 ore. I Comuni coinvolti sono: Castelvittorio, Pigna, Triora. Questo percorso è noto per essere il più spettacolare della Liguria, un tracciato intorno alle pareti dei monti Pietravecchia e Toraggio. La foresta, la vista sulla parete del Monte Corma e sulle valli che scendono fino al mare sono solo una parte del “repertorio”. Poi il sentiero si dirama, da un lato la strada riservata agli alpinisti  che conduce sulla vetta e dall’altra un sentiero che scende e prosegue attraverso un percorso scavato nella roccia, fino alla Gola dell’Incisa. A est della Gola lo scenario muta con larici secolari, macchie di rododendri (al confine con la Francia).
3) La strada che porta sulla Bocchetta di Altare, collegamento tra il sistema alpino e quello appenninico, con opere fortificate e rigogliose faggete. Una caratteristica stradicciola, in lieve salita, porta al Monte Burotto, superata questa, si procede lungo uno spartiacque in direzione sud con Vado Ligure ed il mare da un lato e la Val Bormida dall’altra (dove iniziano le Alpi).
4) Il Parco del Beigua è un punto di osservazione privilegiato di rapaci ed altre specie ornitologiche.
5) Tra i boschi e i ruderi sull’Orba attorno alla Badia di Tiglieto, un’abbazia cistercense la prima fondata in Italia dall’Ordine, molto vicino a quello dei Templari.
6) Un percorso che collega Pieve Alta e San Bernardo di cui sono caratteristiche: una vecchia mulattiera  con i casolari in posizione incantevole, un boschetto di pini marittimi che coprono la vista sulla vetta su cui si erge la chiesetta di Santa Croce. Sul fianco della chiesa si apre un panorama sul Golfo di Genova, e quando le giornate sono limpide è possibile vedere la Corsica.
7) Trekking in vetta al monte Lavagnola tra mulattiere e cippi. Dal passo della Scoffera si prende quota in un bosco di faggi fino alla Colla di Rossi, verso nord est c’è il bellissimo panorama sui monti della Riviera di Levante. Poi si sale e, sul Monte Lavagnola, una mulattiera, con a lato la Valle Scrivia,  attraversa bei boschi di faggio; in ultimo la panoramica vetta sui monti dell’Appennino Ligure e sulle Alpi.
8) Itinerari insoliti nel cuore delle Cinque Terre  con un paesaggio che varia di continuo, dalla ripida falesia a picco sul mare alle fasce coltivate a vite, dai terrazzi invasi dalla macchia mediterranea alla pineta.
9) Il parco di Montemarcello, un orto botanico non recintato ma, piuttosto, accessibile  a tutti dove osservare la flora. Un altro balcone affacciato sul mare.

In sostanza, la Liguria è un territorio da gustare in slow mood.