Jet lag: prevenzione e rimedi

Durante il vostro viaggio avete cambiato diversi fusi orari e avete mal di testa e sonnolenza? Ci sono diversi modi per combattere il jet lag, scopriamoli.

21/02/2023

Jet lag. È forse l’unico ostacolo alla bellezza e all’armonia dei viaggi. Quella terribile sensazione di sonnolenza e mal di testa, disturbi del sonno e nausea si presenta, infatti, quando si superano più fusi orari. In inglese si chiama jet lag, ed è universalmente conosciuto così. Ma ha anche un altro nome: travel fatigue. Fatica del viaggio, per l’appunto. Sembra quasi un ossimoro, perché viaggiare -a prescindere che sia per lavoro o per vacanza- è sempre bellissimo. E deve esserlo, anche se c’è di mezzo il jet lag. Come combatterlo efficacemente? I metodi sono vari e nemmeno così difficili da adottare come si potrebbe pensare. Quindi, resta solo da appuntarli e poi, via, si può prenotare il prossimo viaggio a latitudini molto, molto lontane. Per scoprire nuovi mondi e bellezze.

Jet lag: come combatterlo efficacemente

Idratarsi

La primissima regola per combattere efficacemente il jet lag è quella di tenersi sempre abbondantemente idratati. In volo, infatti, l’aria chiusa della cabina è un asfissio di umidità. Ed è chiaro che un corpo disidratato, in queste condizioni, è molto meno attrezzato per affrontare lo stress di un grosso cambiamento di luce, orario, routine, sonno e veglia che il jet lag, appunto, comporta. Quindi sarà bene bere moltissima acqua. Sia prima che dopo il volo, nei giorni in cui si starà fuori. Ma anche durante il volo, che è bene fare in aerei comodi e larghi. Sempre in questo senso, è doveroso evitare alcolici e caffè. Questi, infatti, possono interferire con i livelli di energia e adattamento al nuovo orario.

Mangiare leggero e fare esercizio

Altri accorgimenti sull’aereo per combattere il jet lag riguardano il mangiare e l’esercizio. Sarà importantissimo, per ovviare al trauma del cambio di fuso, restare molto leggeri prima di partire. Giusto un piccolo spuntino, che non gravi sul vostro stomaco. In aereo, poi, è bene preferire frutta secca o fresca, specialmente quest’ultima che ha anche un forte valore idratante. Sforzarsi di mangiare non è una buona idea: se non si ha fame, meglio aspettare il cibo servito in aereo. E poi, ogni tanto, sentitevi liberi di sgranchire le gambe in aereo. E di fare una bella passeggiata lungo il corridoio. Aiuterà a distendere i muscoli. E, soprattutto, non sarete soli: anche gli altri passeggeri ne sentiranno il bisogno.


Leggi anche: Michael Schumacher uscito dal coma e dimesso

Sincronizzare l’orgoglio a bordo con la destinazione

Il jet lag, ormai è chiaro, si combatte anche in aereo. Un altro consiglio utilissimo da adottare appena si sale a bordo è, infatti, quello di sincronizzare l’orologio con l’orario della destinazione. Insomma, bisogna sentirsi già mentalmente arrivati, già perfettamente preparati a un’altra vita dall’altra parte del mondo. Come se fosse la vostra, da sempre. Cercate, inoltre, di dormire in aereo. Specialmente se si vola la notte. Tutti gli altri accorgimenti, poi, si dovranno prendere una volta giunti a destinazione. Ma nel frattempo, godetevi il viaggio, come se foste già nella vostra nuova galassia. In fondo, abituarsi ai cambiamenti è così facile e bello: tutti non vediamo l’ora di vivere una nuova vita.

Il controllo del sonno

Bene, il viaggio in aereo è stato affrontato con grande coraggio. Dieci, quindici, sedici ore? Poco importa. Si è pronti per una nuova avventura. E il jet lag non deve essere un impedimento. Per combatterlo, infatti, sarà importantissimo fare dei pisolini. Questo, però, non significa esagerare col sonno. Dei piccoli pisolini di 20 o 30 minuti sono perfetti per ritrovare le energie. Dormendo di più si rischia invece l’effetto sbronza, una sorta di intorpidimento generale di sensi e mente. Inoltre è bene non addormentarsi appena giunti a destinazione, ma è consigliabile aspettare la sera, almeno le 21. Solo così il corpo potrà abituarsi al nuovo arrivo di nuove notti.

Evitare di usare lo smartphone!

Cercare la luce

L’orologio biologico è fortemente influenzato dalla luce. E, soprattutto, da quella caldissima del sole. Ecco perché una delle primissime cose da fare sarà entrare in contatto con e cercare la luce. Lasciare le tendine leggermente aperte per far entrare i primi raggi dell’alba, infatti, è una buona abitudine per abituare il corpo ai nuovi orari, al nuovo alternarsi del giorno e della notte. Sempre in questo senso è altamente auspicabile una bella camminata -o addirittura una corsa- durante le prime ore del mattino. Alla ricerca, anche in questo caso del sole. L’esposizione alla luce locale aiuta a resettare e riprogrammare il nostro orologio biologico. E la vacanza o il lavoro, così, partiranno col piede giusto.

Non farci troppo caso

Se tutti gli altri metodi per combattere efficacemente il jet lag hanno a che vedere con piccoli accorgimenti manuali, non bisogna dimenticare la parte psicologica. Prima di partire per un lungo viaggio, che supera molti fusi, si sa già a cosa si sta andando incontro. Tuttavia non aiuta per niente pensare a quanto si sarà uno straccio, a quanto si starà male a causa del jet lag. I pensieri negativi di questo tipo vanno, quindi, completamente eliminati per dare spazio, invece, alla sola voglia di vivere al massimo la vacanza o i giorni fuori per lavoro. Senza paura degli stordimenti, senza il timore di non essere perfettamente in forma. D’altronde, si sa già cosa fare per evitare le brutte conseguenze del jet lag.


Potrebbe interessarti: Meteo di fine marzo: week-end di sole decisamente primaverile

Una questione di gentilezza

L’ultimissima cosa da tenere in considerazione, ma non meno importante, è la gentilezza da avere nei riguardi di compagni di viaggio e personale di volo. Perché è vero che si è fuori fase, ma questo non deve mai diventare una scusa per sfogare il proprio malessere sugli altri. In primis contro gli stessi compagni di viaggio che -a prescindere dall’essere persone mattutine o dormiglione-, stanno vivendo lo stesso identico disagio. E poi, soprattutto, il discorso vale per coloro che stanno lavorando. Immaginiamo il personale di volo: per quanto possa essere abituato, sta comunque vivendo il jet lag. Con la differenza che deve fare attenzione a ogni minima esigenza dei passeggeri. Gentili con gli altri, quindi, oltre che con se stessi. La calma che riusciamo a portarci dentro sarà garanzia di successo nel combattere il jet lag e vivere dei giorni fantastici. Anche a decine di fusi orari di distanza.