Besançon: la casa-museo di Victor Hugo
Ecco arrivati i colori e i sapori d’autunno. Non solo the caldi e libri: anche qualche gita di stagione. Oggi abbiamo ripescato tra i nostri dischi la colonna sonora del Favoloso mondo di Amélie e ci facciamo coccolare dalle note di Yann Tiersen, J’y suis jamais allé – se cercavate un sottofondo di lettura, ve la consigliamo.
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Ed eccoci progettare una fuga… a Besançon.
Primo, perché una scappatella in Francia è sempre una scappatella in Francia. Secondo, per passeggiare sulle rive del fiume Doubs, che circonda quasi interamente la città, con le sue banchine e i lunghi viali alberati. Terzo, per le vestigia romane e la bellissima cittadella fortificata ideata da Sébastien Vauban e patrimonio dell’umanità UNESCO. E, ultimo ma non ultimo, per visitare, tra la Porta Nera, la cattedrale di San Giovanni e gli altri musei, la casa natale di Victor Hugo.
[dup_immagine align=”alignright” id=”46424″]Per oltre duecento anni, soltanto una targa affissa alle mura ricordava il celebre scrittore francese. Ora, invece, e dopo un lungo restauro, la casa è diventata il museo ufficiale di Hugo e da questa estate ha aperto le porte ai visitatori.
Che, scommettiamo, saranno non soltanto i più grandi ammiratori dell’autore dei Miserabili e di Notre-Dame de Paris, ma tutti quelli che vorranno respirare un po’ dell’aria romantica della Francia ottocentesca, magari già rivissuta per qualche ora attraverso una delle tante trasposizioni cinematografiche (o teatrali, perché no) delle opere di Hugo.
A proposito, sapevate che sempre a Besançon, e anzi proprio lì a fianco alla casa di Hugo, c’è anche la casa natale dei fratelli Lumière, inventori del cinematografo?
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La nuova casa-museo dedicata a Victor Hugo nella Grande Rue si estende su tre piani: al piano terra, la ricostruzione di una farmacia settecentesca, con più di settanta vasi di Faenza d’epoca autentici; al primo e all’ultimo piano, la dimora degli Hugo, dove sono custoditi scritti, documenti e fotografie sulla vita e sull’impegno socio-politico dello scrittore, al tempo acceso attivista e oppositore della pena di morte.
Ma se siete tipe più “metropolitane”, niente impedisce di optare per un’altra casa-museo dedicata a Hugo: quella di Parigi. Che, insieme alla Maison de Balzac e al Museo della Vita Romantica, è uno dei più famosi musei letterari di Parigi. E qui Hugo passò sedici anni e compose alcune delle sue opere. Mobili, cimeli e anche ritratti e disegni di mano del grande autore francese vi aspettano.
Perché visitarle? Per fare omaggio a uno scrittore che tanto bene trattò dell’amore e non solo. E perché, come scrisse, C’è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo, c’è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l’interno di un’anima.
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