Ultim’ora – Addio al vino: “Non serve più” | Da domani solo acqua minerale con bollicine annesse, gli esperti approvano

Sommelier (Pixabay) - unadonna.it

Sommelier (Pixabay) - unadonna.it

La sconvolgente novità potrebbe cambiare radicalmente il panorama  degli amanti di vino. Andiamo a capire in che modo

Lasciarsi andare ad un bel calice di vino è un piacere che molte persone si concedono durante il proprio tempo libero. D’altronde si tratta di un momento di convivialità che può accompagnare un pranzo o una cena o semplicemente un aperitivo.

A prescindere da ciò, è importante anche la qualità del prodotto, ma sotto questo punto di vista l’Italia è messa piuttosto bene un po’ in tutti i suoi angoli. I nostri vini infatti sono rinomati ed apprezzati in tutto il mondo.

Per questo può capitare che anche durante qualche soggiorno all’estero ci si possa imbattere in produzioni nostrane visto che i cultori del genere ne importano in grandi quantità anno dopo anno.

Al contempo però bisogna fare i conti con alcuni fattori non propriamente positivi relativi al settore e che potrebbero portare a delle profonde mutazioni. Cerchiamo di approfondire la questione, che di fatto è di interesse generale.

Le difficoltà nel reperire personale qualificato

Per poter comprendere al meglio le caratteristiche e le origini di un vino al giorno d’oggi basta fare una ricerca online. Ciò però non ha lo stesso sapore di quando a spiegare ci pensa un sommelier, ovvero una persona con altissime competenze in materia. Soprattutto quando si scelgono dei posti più raffinati è usuale imbattersi in questa figura.

Nessuno meglio di lui può raccontarci il vino, ma purtroppo negli ultimi questo genere di lavoro almeno in Italia non è più attraente come un tempo. A tal proposito può essere molto utile la testimonianza di Paolo Porfidio, head sommelier all’Excelsior Gallia di Milano, riportata da italiaatavola.it. Quest’ultimo ha parlato chiaramente della crisi del settore e anche di come questa professione a suo modo di vedere dovrebbe evolversi.

Vino rosso (Pixabay) - unadonna.it
Vino rosso (Pixabay) – unadonna.it

Le “nuove” regole del Sommelier

In primis per Porfidio il sommelier deve essere una sorta di narratore, ma non di schede tecniche, ma di emozioni e storie relative al vino. Di pari passo bisogna anche divertire i commensali e superare l’impostazione da pinguino come egli stesso l’ha definita.

Invece, per far si che i ragazzi si possano avvicinare maggiormente a questo settore serve più cultura del vino e meno nozionismo. Inoltre, bisogna lavorare anche per rendere i turni di lavoro meno stressanti, magari con meno orari spezzati. Questa è l’unica via che vede il celebre sommelier classe 1989 per cercare di evitare la fuga dei nostri talenti all’estero.