Uomini e donne, Tina Cipollari fuori dal programma?

Uomini e donne, Tina Cipollari fuori dal programma?

In queste settimane stanno girando moltissime voci circa alcuni volti noti che sarebbero stati cacciati da Mediaset dopo anni. Che la svolta di Pier Silvio Berlusconi abbia toccato anche Tina Cipollari? Proprio in queste ore gira voce di sì, ma a smentire è la diretta interessata.

 

Di un possibile addio di Tina Cipollari a Uomini e Donne si è parlato spesso e volentieri, ma in queste settimane in cui Pier Silvio Berlusconi sta decimando il cast della rete Mediaset tutto è possibile e ogni notizia spaventa l’affezionato pubblico del talent show di Maria de Filippi.

In questa settimane si è diffusa la notizia secondo cui l’opinionista non sarebbe stata riconfermata alla corte di Maria de Filippi. Ma è stata la stessa Tina Cipollari, ospite al Padova Pride Village l’altra sera, a smentire queste indiscrezioni affermando con decisione che dopo 20 anni non sarà certo ora il momento di uscire di scena:

Se lascerò la trasmissione? Assolutamente no. Le voci sicuramente ci saranno, ma io non ho ancora ricevuto nessun avviso. Penso di esserci ancora.

Uomini e donne, Tina Cipollari smentisce: non se ne va

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Tina Cipollari ormai è una vera icona di Uomini e donne, anche se c’è chi la critica per i suoi modi duri. Lei stessa ha parlato del suo esordio nel programma:

Sono passata da ragazza mora di campagna a volto tv. Quel giorno a Uomini e Donne ho lasciato che nel camerino mi trasformassero. Mi sono fatta biondissima, mi sono truccata, vestita, quasi travestita, tanto che mi chiedevano: “Ma sei sicura?”. Sí, ero sicura, volevo che a casa, guardando il programma, non mi riconoscesse nessuno. E intanto cominciavo a riconoscermi.

Di recente Tina Cipollari ha anche scritto un libro parlando proprio del suo lungo percorso in tv:

Scrivere è stato terapeutico. Oggi ringrazio quella bambina triste: non sarei la donna determinata e con valori radicati che sono oggi senza quella radice. Tutto sommato quello che detestavo, i vestiti brutti, la mia casa orrenda e due genitori assenti, piegati nei campi, che tornavano stanchissimi a sera, che non ce la facevano neanche a parlare, altro che dialogo – tutto mi è servito, anche a superare quella timidezza data dalla “mancanza”.