Tredicesima 2025, questa la nuova DATA dell’accredito | Scordatevi dicembre, hanno deciso così con effetto immediato

Denaro e cassaforte (Pixabay) - unadonna.it
Svolta in vista per quanto riguarda la tredicesima mensilità dello stipendio che in tanti aspettano con ansia. Ecco cosa potrebbe cambiare
Il mese di dicembre si avvicina e con lui anche il momento in cui molti italiani percepiranno la tredicesima. Come si può intuire dal nome si tratta dello stipendio che si va aggiungere alle dodici mensilità ordinarie.
Si tratta di un pagamento in più previsto nella RAL (Retribuzione annuale lorda) e si calcola prendendo in considerazione i periodi maturati e l’anno di riferimento. Infatti per la tredicesima viene valutato il periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre.
Per essere ancora più chiari, il lavoratore dipendente percepisce un dodicesimo della quota annuale visto che ogni mese lavorato vale 1/12 del proprio stipendio lordo. Lavorando tutto l’anno quindi si può ottenere il massimo importo possibile.
Nel caso l’anno lavorativo non sia completo si calcolerà l’importo sul periodo di servizio effettivamente svolto. Fin qui tutto chiaro, ma qualcosa potrebbe presto mutare andando per certi versi a sconvolgere un’abitudine ormai ben radicata.
La possibile modifica della tredicesima
Stando a quanto riportato da laborability.com tutto ruota intorno alle modalità di percezione della tredicesima e anche della quattordicesima. In questa sede andremo a prendere in considerazione solamente la prima, che a quanto parre potrebbe essere spalmata su ogni mese dell’anno.
Dunque addio allo “stipendio doppio” dicembre in favore di una quota mensile più alta. Che sia o meglio o peggio questo non è possibile dirlo. Di fatto si tratta di un mera preferenza personale. È bene precisare che ciò riguarderebbe in particolar modo il settore privato.

Tredicesima, cosa fare per poterla spalmare sulle altre mensilità
Tornando al nocciolo della questione, la decisione finale spetterebbe al lavoratore, che potrebbe anche optare per stravolgere la situazione. In ogni caso qualora si ritenga che questa soluzione sia valida o comunque più congrua alle proprie esigenze non bisogna fare altro che avanzare la richiesta al proprio datore di lavoro.
Anch’egli infatti deve sapere delle intenzioni del dipendente ed essere d’accordo sulla modifica della modalità di pagamento. A quel punto non resta che verificare ogni mese la percentuale di mensilità aggiuntiva sulla propria busta paga visto che a dicembre non arriverebbe più nessuna quota extra. Al momento il tutto resta al vaglio delle ipotesi, ma non è da escludere che possa realmente far capolino andando così a rompere uno degli schemi più consolidati del lavoro in Italia.