“Stiamo rischiando la vita” | Questo pellet è CANCEROGENO: sequestrate 22 tonnellate, l’allarme coinvolge tutta l’Italia
Pellet - (Pixabay) - unadonna.it
Al termine di una meticolosa indagine è stato rinvenuto un pellet altamente nocivo. Ecco come riconoscerlo ed evitare il pericolo
Il freddo quest’anno sembra voler non arrivare mai eppure molti italiani si sono già mossi per cercare di sopperire alle basse temperature della stagione invernale. Visto l’aumento spropositato dei consumi in tanti stanno ripiegando sul pellet.
Si tratta di un’ottima alternativa visto che riesce a riscaldare l’ambiente in poco tempo ed in maniera efficace. Inoltre, aiuta e non poco a risparmiare, il che non è propriamente un dettaglio di questi tempi.
Anche in questo caso però bisogna muoversi per tempo in modo tale da poter reperire del pellet di buona qualità ad un prezzo non spropositato. Un’attività da compiere in maniera meticolosa visto che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.
Basta pensare ai maxi sequestri di pellet cancerogeno avvenuti ultimamente (1.440 sacchi, pari a 22 tonnellate di materiale) e che hanno fatto lecitamente allarmare tutti coloro che utilizzano questo le stufe alimentate da questo combustibile.
Cosa è emerso in seguito al lavoro delle forze dell’ordine
Stando a quanto riportato da madonielive.it il teatro di questo clamoroso avvenimento è Pesaro. Dalle Marche però la notizia si è diffusa rapidamente in tutta la penisola visto che con tutta probabilità il pellet confiscato sarebbe stato poi smistato anche in altre zone del Bel Paese.
L’inchiesta ha portato alla luce un sistema di produzione fuori controllo con l’utilizzo di materiali illegali potenzialmente molto pericolosi per la salute umana, su tutti la formaldeide. Trattasi di un additivo che nel momento in cui viene bruciato rilascia nell’aria sostanze cancerogene e provocare dei danni piuttosto significativi all’apparato respiratorio.

In che modo si può riconoscere il pellet cancerogeno
Dunque è bene tenere a mente quanto accaduto in modo tale da poter prendere le giuste precauzioni in futuro. In primis è sempre bene diffidare di sacchetti di pellet senza marchio o comunque imbustati in confezioni anonime. Verificare la provenienza e le certificazioni deve diventare un passaggio tassativo e non opzionale.
Solo così ci si può rendere conto in anticipo se c’è qualcosa che non va o meno. Esistono anche delle tecniche come quella del bicchiere d’acqua. Se affonda rapidamente senza scomporsi e l’acqua rimane limpida significa che il prodotto è di buona qualità. A questo procedimento in realtà non bisognerebbe arrivarci visto che è qualora si riscontrino dell’anomalie sulle confezioni si può già procedere al reso ed evitare così qualsiasi tipo di complicazione.
