Rivoluzione IMU: dal 1° gennaio 2026 spariscono anche gli arretrati, italiani in festa | Ecco chi la saluta per sempre

Calcolo Imu (Pixabay) - unadonna.it

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Buone notizie per chi è soggetto all’imposta relativo al possesso della casa. L’arrivo del 2026 ha in serbo novità clamorose

L’IMU dal momento in cui è stata istituita nel 2012 è sicuramente una delle tasse più indigeste per gli italiani. In realtà è soltanto la versione moderna dell’ICI che è stata in vigore nel periodo compreso tra il 1992 e il 2011.

L’unica consolazione è che non riguarda il possesso della prima casa a meno che non rientri nelle categorie castali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) o A9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico o artistico).

In linea di massima quindi devono pagarla coloro che hanno almeno un secondo immobile di proprietà. Dunque una casistica abbastanza diffusa visto che fino a qualche decennio fa investire nel mattone era una pratica abbastanza diffusa.

A quanto pare però il nuovo anno potrebbe lasciare in dote delle buone notizie per chi deve tassativamente adempiere questa spesa. Cerchiamo di capire quindi in che modo è possibile evitare di pagare l’IMU.

Le modalità di pagamento dell’imposta

Prima di addentrarci in questa delicata tematica è bene però precisare che solitamente l’IMU si paga o un’unica soluzione entro il 16 giugno o in due rate che aiutano ad ammortizzare i costi. Il saldo per forza di cose deve avvenire entro il mese di dicembre.

Le aliquote vengono stabilite dai singoli Comuni entro il 28 febbraio e dipendono dalla tipologia dell’immobile e dalla rendita catastale. Chi per qualsiasi motivo non rispetta i termini riceve un avviso esecutivo, tramite il quale l’amministrazione comunale sollecita caldamente al versamento della somma non corrisposta.

Chiavi di casa (Pixabay) - unadonna.it
Chiavi di casa (Pixabay) – unadonna.it

Chi non dovrà pagare l’Imu a partire da gennaio 2026

Ed è proprio chi non ha pagato gli arretrati che nel 2026 potrebbe sorridere. Stando a quanto riportato da madonielive.it chi allo scoccare del nuovo anno avrà raggiunto i cinque anni senza ricevere avvisi o solleciti da parte del Comune in cui si trova l’abitazione potrà vedersi prescritto il debito relativo all’IMU.

In poche parole non si tratta di una cancellazione automatica e senza motivo, ma degli effetti di una norma piuttosto conosciuta anche ai profani del mestiere. Se dovessero crearsi queste condizioni la cartella esattoriale non potrà più essere richiesta. Dunque, in tanti stanno già incrociando le dite sperando che non ci siano ulteriori aggiornamenti. D’altronde questa spesa va ad incidere e non poco sul bilancio familiare, già gravemente intaccato da tutti i rincari degli ultimi anni.