Premio Strega 1950, Cesare Pavese con Maria Bellonci
Entra nella fase finale il premio letterario più prestigioso d’Italia. In attesa della serata che ne decreterà il vincitore, ecco i cinque finalisti dell’edizione 2013 del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Bellonci in collaborazione con il Liquore Strega.
460 i giurati, di cui 160 online, per un totale di 408 voti. Al termine dello spoglio il presidente di seggio, il vincitore dello scorso anno Alessandro Piperno (Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi, Mondadori) ha annunciato ufficialmente, insieme al presidente della Fondazione Bellonci Tullio De Mauro, i cinque autori con i rispettivi libri finalisti: Alessandro Perissinotto, Le colpe dei padri (Piemme), Walter Siti, Resistere non serve (Rizzoli), Romana Petri, Figli dello stesso padre (Longanesi), Paolo di Paolo, Mandami tanta vita (Feltrinelli) e Simona Sparaco, Nessuno sa di noi (Feltrinelli). Le quotazioni danno vincente Siti, che potrebbe contare anche sui voti di Gaetano Cappelli, il primo tra i partecipanti ad essere stato escluso. A lettori e giurati l’ardua sentenza.
[dup_immagine align=”aligncenter” id=”25479″]
[dup_immagine align=”alignright” id=”25478″]E, in attesa della serata di premiazione del 4 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, le polemiche non si sono fatte attendere. A scatenarle Aldo Busi, candidato con il suo El especialista de Barcelona ma rimasto fuori dalla cinquina finale. Lo scrittore aveva già qualche tempo fa attaccato il libro di Walter Siti, si era rifiutato di partecipare alle tappe di presentazione dei dodici candidati e infine aveva accusato la propria casa editrice, la Dalai, di non averlo appoggiato a sufficienza.
Qual è il motivo dominante dei malumori legati allo Strega? Un’accusa non nuova ai premi letterari nostrani: tutto verrebbe già deciso dalle grandi case editrici per spartirsi la vittoria un anno per una – ed è anche per questo che dopo la vittoria del mondadoriano Piperno nel 2012 tutti additano come vincitore Siti, di casa Rizzoli. Busi, come detto, spara a zero: “il Premio Strega è anche un’espressione dell’Italia, dobbiamo tenercelo un po’ com’è. È il Premio degli editori, delle telefonate, dei favori. Per tutte queste ragioni non potevano votare un romanzo come il mio che è un capolavoro. E non lo affermo io, ormai lo dicono cani e porci”. Gli altri candidati si celano dietro il più totale silenzio.
[dup_YT id=”rajTv23ewAs”]
Ma qualche mormorio si era già levato con l’abbandono della giuria da parte di Emanuele Trevi, secondo classificato dello scorso anno, motivato con l’insostenibile insistenza delle case editrici sulla selezione di finalisti e vincitori. E Inge Feltrinelli si era accodata, accusando l’organizzazione dei candidati allo Strega di essere “un po’ mafioso”. Ora non resta che aspettare il 4 luglio – e come ogni anno, le polemiche saranno assicurate.
Andare in vacanza con la propria migliore amica può essere un’esperienza indimenticabile, ma anche una…
Il weekend di metà agosto si apre con energia, voglia di leggerezza e nuove emozioni.…
Il ciambellone all’acqua con pesche è un dolce semplice e genuino, perfetto per la colazione…
Le melanzane ripiene di riso integrale, pomodorini e olive sono un piatto completo, profumato e…
Con il caldo estivo e l’umidità, mantenere le sopracciglia definite e ordinate può diventare una…
La settimana centrale di agosto porta con sé emozioni forti, nuovi inizi e momenti di…