Patente B, arriva la decisione che fa infuriare i pensionati: “Ci tolgono la libertà” | Via le chiavi e restate al bar sotto casa

Patente B, arriva la decisione che fa infuriare i pensionati: “Ci tolgono la libertà” | Via le chiavi e restate al bar sotto casa

Anziana (pexels) unadonna.it

I pensionati si stanno rivoltando per le decisioni prese dal governo sul loro destino e la loro indipendenza. Scopri tutto qui.

La patente B è uno dei documenti più comuni e, per molti italiani, uno dei più preziosi. Permette di muoversi liberamente, lavorare, viaggiare e restare indipendenti. Ottenere la patente, però, non è mai stato semplice: l’esame di scuola guida richiede conoscenze teoriche, riflessi pronti e una buona dose di concentrazione.

Negli ultimi anni, inoltre, le regole sono cambiate più volte, adattandosi a un Codice della strada in continua evoluzione. Tra nuovi limiti di velocità, controlli più severi e riforme in materia di sicurezza, chi oggi si appresta a prendere la patente deve affrontare un percorso più rigido rispetto a qualche decennio fa.

I dati del ministero dei trasporti poi parlano chiaro: ogni anno in Italia vengono rilasciate circa 1,5 milioni di nuove patenti, ma ne vengono revocate oltre 40.000 per motivi legati a inidoneità o infrazioni gravi. La sicurezza resta la priorità, ma cresce il dibattito sulla libertà personale di chi guida.

Sicurezza e leggi per la patente

La questione si fa ancora più delicata quando si parla di rinnovi per i conducenti anziani. Con l’avanzare dell’età, la procedura diventa più frequente: ogni cinque anni fino ai 70 anni, poi ogni tre, e infine ogni due dopo gli 80. Non è solo una formalità, ma un vero esame di idoneità psicofisica che può decretare la fine della propria indipendenza.

Da un punto di vista sociale, togliere la patente a un anziano non significa però solo limitare gli spostamenti, ma anche ridurre la partecipazione alla vita quotidiana. Spesa, visite mediche, incontri con amici: ogni attività diventa più difficile, e spesso il tutto è vissuto come una punizione. Adesso le cose cambiano ulteriormente.

Traffico (pexels) unadonna.it

Addio alla libertà per i pensionati

La legge non lascia margini di ambiguità. L’articolo 115 del Codice della strada stabilisce che, in assenza dei requisiti psicofisici, la patente deve essere sospesa o non rinnovata. Per la categoria B non esistono limiti d’età assoluti, ma una serie di restrizioni progressive, in particolare per chi svolge attività professionali di trasporto dopo i 68 anni. Il modello applicato ai mezzi pesanti sta diventando la base per un controllo più rigido anche sulle patenti ordinarie.

Non è una discriminazione, ma un’operazione di prevenzione. Le visite mediche saranno sempre più approfondite, e chi non supererà i test dovrà dire addio alle chiavi. Per le patenti C e D il limite resta fissato a 68 anni, mentre per la B decide il giudizio medico. La libertà di guidare, per molti pensionati, rischia davvero di restare parcheggiata sotto casa.