La Passeggiata di De Lucchi: l’ufficio del futuro

In mostra al SaloneUfficio 2015 di Milano il rivoluzionario concetto di Michele De Lucchi

Dal 14 al 19 aprile La Passeggiata di Michele De Lucchi presenta a Milano un concetto rivoluzionario dello spazio per il lavoro. L’iniziativa è stata realizzata all’interno del Salone Internazionale del Mobile, che nel quartiere fieristico di Rho è dedicato ad anni alterni alle innovazioni e al design dell’ufficio in tutti i suoi aspetti, dalla fornitura di grandi edifici, alla qualità ambientale, alle nuove tecnologie, alla cura dell’acustica e agli arredi interni. Nei padiglioni 22 – 24, in una vasta area espositiva di 11.500 metri quadrati, sono ospitate ben 127 aziende leader di settore, che si propongono di rispondere efficacemente ai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, considerati dal punto di vista filosofico, di design, di sostenibilità e di tecnologia innovativa.

Il concept dell’edizione di quest’anno è Workplace 3.0, un tentativo di rielaborare in chiave moderna un luogo in cui tutto contribuisca ad aumentare la sensazione di benessere che vi si prova, condizione importante per ottenere un risultato migliore in termini di salute e produttività.

I cambiamenti in atto nel mondo delle comunicazioni e i nuovi mezzi hanno trasformato oggettivamente le modalità di lavoro: ora si può liberamente esercitare la propria professione in posti inconsueti, a casa, sul treno, in un bar o addirittura su una panchina in un parco. L’ufficio tradizionale ha ceduto il posto a un’idea di ambiente lavorativo più flessibile e sempre in grado di stimolare la creatività e la condivisione, anche in modo meno convenzionale.

L’ufficio come palestra per la mente

Secondo lo stesso De Lucchi, architetto ferrarese di fama internazionale, Workplace 3.0 vuole spingere le persone a “pensare all’ambiente di lavoro come una palestra attrezzata per allenare la mente, facendolo diventare uno spazio in cui le relazioni generino nuove idee e possibilità. L’ufficio del futuro va pensato immaginandosi uno stile di vita svincolato dalle convenzioni, un ambiente sempre diverso creatore continuo di novità” (salonemilano.it).

L’ufficio diventa allora un luogo mentale, una palestra fisica e metafisica in cui accrescere le proprie esperienze, vivere in empatia con gli altri, sviluppare il proprio pensiero, realizzarsi come individuo e come membro di un gruppo con una prospettiva comune. Questa nuova concezione umanistica della professione e del posto in cui essa si svolge pone al centro di tutto l’uomo, con le sue possibilità e i suoi limiti, che se compresi e accettati possono diventare punti di forza. Si dimentica la postazione fissa, la stanza chiusa, il caro (e vecchio) open space tradizionale. La fissità ritenuta ieri essenziale per la concentrazione è sorpassata oggi dalla dinamicità dei nuovi tempi.

Una mostra in movimento

La mostra evento di De Lucchi è dedicata appunto a questa trasformazione non convenzionale. La Passeggiata. The Walk, rompe gli schemi e sottolinea come sia importante il movimento in questo ambiente finora pensato e progettato in maniera statica. La Passeggiata è un invito concreto e metaforico a non stare fermi, camminando su una passerella a volte sospesa lungo le quattro aree tematiche sviluppate nel padiglione 24, come simbolici petali di un quadrifoglio: The Club, dove essere imprevedibili soprattutto nella socialità e nell’interazione con gli altri, Free Man, sezione dedicata ad aree di dimensioni ridotte in cui lavorare da soli e riflettere, Agorà, che in greco antico vuole dire “piazza”, il luogo di incontro dove si svolgono iniziative e conferenze, Lab, il laboratorio della praticità e dell’apprendimento, dove si assiste in concreto alla lavorazione del mobile, dalle metodologie tradizionali alla stampa 3d, grazie alla preziosa collaborazione con la scuola di FederlegnoArredo.

Lo spazio diventa un felice connubio tra zone di dimensioni ridotte per la concentrazione individuale e aree di maggiore respiro per la condivisione o il lavoro in équipe. Gli arredi tradizionali, caratterizzati sempre da una discreta formalità, si ammorbidiscono in morbide poltrone o divani accoglienti. Le scrivanie si complicano in strutture mosse a più piani, perché la fluidità possa contribuire a liberare il pensiero. Sono previste anche zone fitness o aree verdi attrezzate per ricaricarsi grazie al movimento o al puro relax, proprio perché è stata riscoperta l’importanza di garantire una buona qualità di vita non solo nella sfera privata. Tra i materiali spicca il vetro trasparente e il legno naturale, che richiama istintivamente la natura e la tranquillità.

E se anche in ufficio, come accade ai petali del quadrifoglio, si riuscirà a creare un ambiente che racchiuda in sé tutti e quattro gli aspetti evidenziati da Michele De Lucchi, cioè l’interazione con gli altri, la riflessione individuale, la condivisione e l’azione pratica, non solo si avrà la tradizionale fortuna, ma si raccoglierà anche quello che ora è considerato un vero successo: la realizzazione di sé e lo stare bene con gli altri, in qualunque posto.

ph. Davide Iacobone