Categories: Lifestyle

Musei Roma, al via Google Art Project

Google Art Project / @flickr / shannonpatrick17
Musei Capitolini / wikipedia
Musei Capitolini / wikipedia
Flavia Iulia Helena, Musei Capitolini / wikimedia
Centrale Montemartini / @flickr / Cebete
Centrale Montemartini / @flickr / Saskia Heijltjes
Centrale Montemartini / @flickr / Simone Girlanda
Galleria Nazionale d'arte moderna / wikipedia
Museo della Civilta romana / @flickr / zio Paolino
Palazzo della civiltà del lavoro (EUR, Rome) / wikipedia
Museo di Roma in Trastevere / wikimedia
Villa Torlonia / wikipedia
Caravaggio, Giuditta che taglia la testa a Oloferne (1598-1599)
Caravaggio, Martirio di San Pietro
Museo dell'oro Bokota / @flickr / Museo del Oro
Screenshot Google Art Project Manet Wintergarten / wikipedia

Dai Musei Capitolini in poi Roma Capitale apre i suoi tesori sul web. La sera del 13 giugno 2014, ricordate o gente, a una distanza temporale di due anni rispetto ai pionieri Musei Capitolini, altri musei della città eterna hanno fatto il loro ingresso su Google Art Project. Si tratta di una piattaforma web messa a punto da Google Cultural Institute, dove sono riunite le più importanti gallerie e collezioni del mondo: 345 musei, 60 mila opere ospitate e 19 milioni di visitatori. Roma mette online 15 gallery fotografiche per un totale di 800 immagini, una Grande Bellezza, dinanzi alla quale è facile rimanere assorti in religioso silenzio o, peggio, svenire un po’ come ha mostrato anche Sorrentino nel suo film da Oscar.

Tour virtuali con percorsi tematici

Oggi fare un tour virtuale non è più qualcosa di futuristico, così visitare un museo e vederne le collezioni come se le si guardasse da vicino diventa un lieto passatempo culturale. L’innovazione di cui Google Art è portatore è palpabile nelle grandi potenzialità della stessa fruizione: alcune opere d’arte sono visibili online mentre non lo sarebbero diversamente, il visitatore online può seguire un percorso tematico per autore, epoca o stile.

Reticolato d’arte, dalle strade ai musei

Roma, si sa, è un museo a cielo aperto: si contano 144 musei, 25 siti archeologici. E pure disponendo del tempo e della passione necessari, non è detto che si riesca a vedere tutti i musei presenti a Roma o, con buona probabilità e se si è un visitatore occasionale, si dovrà operare una selezione di cosa vedere in base alla notorietà delle collezioni e del sito eppure anche il meno noto dei musei, alle volte, può riservare grandi sorprese.
Questa città si svela già nelle sue stradine, reticolati densi di storia e arte, e prosegue in un climax d’estetica con collezioni di grande portata: dai Musei Capitolini ai Mercati di Traiano, dalla Centrale Montemartini al Museo dell’Ara Pacis e ai tanti altri luoghi d’arte disseminati per Roma come il Museo della Civiltà Romana o il Museo di Scultura antica Giovanni Barracco, il Museo di Roma, il Museo delle Mura, il Museo Napoleonico, la Casa Museo Alberto Moravia, la bellissima Galleria d’arte moderna, il Museo di Roma in Trastevere o i Musei di Villa Torlonia.

Google Art Project, un lavoro di dettaglio

Un anno di arduo lavoro, fatto di rilievi e fotografie in giga pixel, permette oggi di ammirare il dettaglio, di sezionare da parte a parte le opere di Caravaggio e Rubens, di cogliere ogni particolare del ritratto di Elisa Bonaparte Baciocchi nei suoi gioielli sfarzosi al Museo Napoleonico, di cogliere lo scetticismo nello sguardo di Alberto Moravia che è stato immortalato da Guttuso nella sua Casa Museo o di ammirare gli Archeologici Misteriosi di De Chirico al Museo Bilotti.
Dal laptop saranno visitabili virtualmente, grazie alla tecnologia Street View, anche le sale di dodici musei del Sistema Musei Civici di Roma, la vista spazia a trecentosessanta gradi e non trascura alcuna curiosità tramite le schede di dettaglio.

Google Art fa aumentare i visitatori

L’amministratore delegato di Zetema, Albino Ruberti, sostiene che Google Art può, con la sua tecnologia, contribuire in modo sensibile ad attrarre visitatori reali oltre ai visitors virtuali e integrare la comunicazione già implementata dal museo. La conferma di un aumento delle visite reali, grazie a Google Art, viene anche dal direttore del Google Cultural Institute, Amit Sood. La tendenza in aumento delle visite sarebbe giustificata dal fatto che chi fa un tour museale online vuole, poi, con buona probabilità vedere di persona e vivere l’esperienza emotiva. C’è un altro particolare che Amit Sood tiene a precisare: il web permette sì di vedere il dettaglio di un’opera ma nulla può essere messa a confronto con l’esperienza fisica della fruizione di un’opera o di uno spazio espositivo.

L’arte viene direttamente a casa tua, non è poi così altolocata come si crede, anzi.

Barbara Vaglio

Share
Published by
Barbara Vaglio

Recent Posts

Maria, ci siamo sposati e ora vogliamo un figlio | Dopo Uomini e Donne, fanno le cose sul serio: Tina e Gianni non ci credevano

Una delle coppie più discusse della storia di Uomini e Donne è pronta per allargare…

3 ore ago

ULTIM’ORA – Legge “azzera debiti”: bollo auto cancellato e addio cartelle esattoriali | Serve mettere solo una firma qui

Non tutti lo sanno, ma esiste una legge che annienta il bollo auto. Scopri qual…

6 ore ago

“Stiamo rischiando la vita” | Questo pellet è CANCEROGENO: sequestrate 22 tonnellate, l’allarme coinvolge tutta l’Italia

Al termine di una meticolosa indagine è stato rinvenuto un pellet altamente nocivo. Ecco come…

8 ore ago

“Dieta del merluzzo”, il trucco dei nutrizionisti per perdere peso in pochi giorni (senza rinunce) | Per Natale sarai irriconoscibile

Addio alle diete tristi: con la dieta del merluzzo perdi peso, ti sazi e resti…

11 ore ago

Vogue World 2025: quando la moda e il cinema regalano un sogno

Moda e cinema a braccetto al Vogue World 2025: gli abiti più iconici delle star…

22 ore ago

Con i suoi viali illuminati sorge la MINI TOKYO d’Italia | Il quartiere più amato è quello hi-tech: perfetto per grandi e piccini

Il fascino e l'ordine di questa città rimembrano per certi versi la capitale nipponica. Andiamo…

23 ore ago