Guida l’auto di un parente? Ti costa caro: 3.000 € di multa e sospensione del libretto | Il Codice della Strada è spietato

Donna alla guida (Pexels) - unadonna.it
Una norma poco conosciuta dagli utenti della strada può rivelarsi deleteria per le proprie tasche. Vediamo in quali frangenti
Le regole da rispettare quando ci si mette alla guida sono tante, forse troppe per poterle rammentare tutte. Fatto sta che vanno tassativamente rispettate in primis per la sicurezza e poi anche per evitare spiacevoli sanzioni.
Negli anni infatti le pene sono diventate sempre più severe, ragion per cui una disattenzione o una negligenza potrebbero costatare addirittura una parte consistente del proprio stipendio mensile.
Per questo è sempre bene informarsi adeguatamente così da poter essere inattaccabili durante i controlli delle forze dell’ordine. Restano comunque delle “zone d’ombra” in cui non è così semplice interpretare le normative.
Un esempio piuttosto calzante è quello relativo alla guida dell’automobile di un parente. Senza pensarci capita spesso di guidare la macchina di un genitore o di un fratello, ma ad onor del vero non sempre lo si può fare così liberamente.
Multa salatissima: ecco a cosa stare attenti
Stando a quanto riportato da mobilitasostenibile.it, se si conduce un’auto non intestata al proprio nome per un periodo prolungato è necessario farlo annotare sul libretto di circolazione. L’operazione è semplice (basta recarsi in motorizzazione o in un’agenzia di pratiche auto) e ha dei costi contenuti.
Come spesso capita però in pochi lo fanno, più che altro perché non si conosce questo cavillo o magari non lo si ritiene chissà quanto importante. C’è anche da dire che si tratta di una prassi da seguire solo per chi usa un’auto altrui in modo continuativo per oltre 30 giorni. Tutti gli altri possono dormire sonni tranquilli, ma devono ricordarsi di non eccedere e di usarla sporadicamente.

Quando non è previsto l’obbligo di aggiornare il libretto di circolazione
Esiste comunque un’eccezione che consente di non doversi annotare anche nel caso in cui si usi la macchina di un parente per un periodo abbastanza lungo. Stiamo parlando dei conviventi, visto che in questo frangente l’uso è considerato familiare e di conseguenza non esclusivo.
Chi non è ricompreso in questa casistica è chiamato ad espletare la pratica di annotazione. Ignorare la regola può infatti portare ad una sanzione pecuniaria fino a 705 euro e anche la sospensione della carta di circolazione. Dunque, meglio scrollarsi la pigrizia di dosso e fare le cose per bene. Seppur possa sembrare una piccola “seccatura”, può avere un valore molto significativo ed evitare possibili guai nel lungo periodo.