“Fino a 14 anni?!” | Arriva la manovra “pro-famiglia”: più di 8mila euro di incentivi, lo dice la Legge di Bilancio

“Fino a 14 anni?!” | Arriva la manovra “pro-famiglia”: più di 8mila euro di incentivi, lo dice la Legge di Bilancio

Giorgia Meloni (wikicommons) unadonna.it

La legge di bilancio è in arrivo per il 2026, ma attenzione: forse ci sono buone notizie per tutti. Scopri tutto qui.

Siamo ufficialmente entrati nel quarto anno del governo Meloni, un periodo che ha attraversato crisi economiche, tensioni sociali e un’inflazione che ha pesato sui bilanci delle famiglie. La promessa di un’Italia più solida e orientata alla crescita ha dovuto fare i conti con una realtà complessa.

Il costo della vita continua a salire, mentre la disoccupazione rimane un problema cronico. Il mercato del lavoro fatica a riprendersi e il potere d’acquisto degli italiani resta basso, nonostante i tentativi di alleggerire la pressione fiscale e sostenere i redditi medio-bassi.

Il quarto anno di governo entrante segna così una fase di bilanci: le riforme promesse non sempre hanno trovato applicazione concreta e il malcontento di alcune categorie si fa sentire. Dalle pensioni al caro energia, passando per il tema dell’occupazione giovanile, l’Italia continua a cercare un equilibrio tra stabilità economica e sostegno alle famiglie.

La precarietà in Italia

A soffrire di più, ancora una volta, sono i giovani. Molti lavorano con contratti a termine o in condizioni di precarietà, spesso costretti a cambiare città o addirittura paese per inseguire un futuro migliore. La fuga dei cervelli, che sembrava rallentata durante gli anni della pandemia, è tornata a crescere.

Giovani laureati scelgono di trasferirsi all’estero, attratti da stipendi più alti e prospettive di carriera che in Italia restano spesso un mero sogno. Questa emorragia di talenti continua a impoverire il tessuto produttivo nazionale, con un impatto diretto anche sulla natalità e sul benessere delle famiglie.

Lavoratori stressati (pexels) unadonna.it

8000 euro pro famiglia

Proprio per sostenere chi decide di restare e costruire una famiglia, la nuova legge di Bilancio introduce una novità significativa: il congedo parentale esteso fino ai 14 anni del figlio. Finora previsto fino ai 12, il periodo di astensione facoltativa dal lavoro si allunga di due anni, offrendo maggiore flessibilità ai genitori lavoratori. Il congedo complessivo resta di 10 mesi, che diventano 11 se il padre ne utilizza almeno 3.

Durante questo periodo, stando a quanto diffuso da Brocardi.it, si percepisce un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, con l’eccezione dei primi 3 mesi coperti all’80% se fruiti entro i primi sei anni di vita del bambino. È una misura che riconosce come le esigenze familiari non terminino con la prima infanzia, ma si protraggano durante tutta la crescita. Nei fatti, si tratta di circa 8000 euro di incentivi.