La battaglia dei costumi di Halloween

Il 31 di ottobre è ormai alle porte e il nostro inviato dagli States ci parla della febbre da costume che per un giorno stravolge la quotidianità a stelle e strisce

05/10/2013

Oggi ho intenzione di aggiudicarmi a mani basse il premio per l’affermazione più banale, ed eccola qua: l’America è la capitale delle statistiche di ogni genere.

Ci sono statistiche su tutto. E quando dico tutto intendo che c’è davvero qualcuno che tiene traccia di ogni fatto, evento, avvenimento che potrebbe avere una ripetitività nel tempo o che potrebbe avere risvolti sorprendenti, curiosi o grotteschi. Gli americani sono talmente appassionati di statistiche che c’è addirittura un sito che colleziona solo quelle inutili www.uselessfacts.net
Se non ci credete, provate a consultarlo per scoprire che l’unico mese di febbraio senza luna piena nella storia fu nel 1865 o per sapere che il Paese con più negozi di donuts pro capite al mondo è … il Canada! Con gran smacco per gli USA.

Ma non divarichiamo, come soleva dire il mio allenatore di basket delle medie, buon uomo con la quinta elementare serale. E allora anziché divagare concentriamoci sulle statistiche riguardanti Halloween, perché la festa di fine ottobre qui negli States fa dei numeri piuttosto incredibili.
Si prevede che quest’anno saranno quasi 160 milioni gli americani che festeggeranno il 31 ottobre, ciascuno spendendo in media 75$ tra costume, decorazioni e candy, per un giro di affari di quasi 7 miliardi di dollari. Niente male se pensiamo che al confronto ciò che si spende in Italia per Natale sono noccioline.
Si nota una leggera flessione rispetto all’anno passato e ciò è dovuto al fatto che saranno sempre più coloro che confezioneranno un bel costume fai da te, mirando sia a risparmiare qualche quattrino – coi tempi che corrono, anche qui – sia a divertirsi giocando alle sarte del dopocena.
I costumi che vanno per la maggiore sono quelli classici di questa festa e sul podio troviamo sempre streghe e stregoni – saldi al primo posto con quasi un americano su dieci – poi a seguire vampiresse accompagnate da una batteria di conti Dracula e al terzo posto gli zombie.

Uno zombie vinse il primo premio lo scorso anno alla gara di costumi aziendale che va in scena ogni anno nella Società dove lavoro. Eh si. Avete capito bene. Il giorno di Halloween c’è una dispensa speciale sul rigido dress code previsto dal regolamento: si va a lavorare in maschera. Poi, a mezzogiorno, la grande parade nella hall dell’edificio, in cui ciascuno, grazie all’incredibile disinvoltura che solo il mascherarsi sa dare, esalta le caratteristiche del proprio travestimento, e ammicca al pubblico dei pochi timidi non conciati per la festa.
Io avevo scelto di vestirmi da Rod Stewart.


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Lo so. Ma con tutti i possibili costumi, proprio da Rod Stewart?! Ebbene, lo ammetto. Ero stato ben sotto i 75 dollari! Con una parrucca dal taglio perfetto, una camicia col colletto largo e qualche merletto, un foulard, un abito anni 70 rimediato all’ultimo e degli stivaletti in squalo viola (niente domande per cortesia) pensavo di fare la mia buona figura, soprattutto perché avevo pianificato di cantare “do you think I’m sexy” durante la sfilata. Ma proprio sul più bello la mano divina mi ha strozzato le note in gola, meglio così.
Al primo posto è arrivato un collega vestito da zombie. Ma da zombie vero. Al punto che avevamo dovuto rimandare tutte le riunioni di quel giorno perché pur sforzandosi di parlare in modo naturale, non era per nulla credibile. Medaglia d’argento per la manager delle Risorse Umane, capirai. Vestita da piratessa, questa signora di 60 anni alta un metro e novanta ha facilmente battuto il record di inciampi nelle falde della gonnona; forse il premio le è stato accordato per essersi miracolosamente salvata dal capitombolo. Terzo gradino del podio per la bionda collega nata e cresciuta ad Atlanta, vestita nei costumi tradizionali olandesi, niente male come mossa per aggiudicarsi il terzo premio – una carta prepagata da 50$ – dato che l’azienda è olandese, con sede ad Atlanta.


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Anche quest’anno si ripeterà la kermesse. Chissà che non mi venga una buona idea per accaparrarmi il primo posto.
Sono pronto a metter mano a forbici e tessuti per ricavarne un costume fai da te per Halloween che lasci il segno.
E potrei anche non sentirmi inadeguato a chiedere a voi lettori un consiglio su cosa si potrebbe accomodare.
Spero solo che qualche collega non si vesta da Star Wars Storm Trooper (foto). Più che altro per non vedere il costume esplodere sotto i colpi di tutti i donuts che tanto piacciono agli americani, perché il Canada avrà pur il maggior numero di negozi, ma credo di sapere che Paese ha il maggior consumo di ciambelle!

 

Fonte delle statistiche: National Retail Federation, sia per il trend dei costumi sia per le previsioni di spesa.