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Eataly: “Alti cibi” italiani accessibili a tutti

Mangiare bene aiuta a vivere meglio!” Già dal suo manifesto programmatico l’esperienza di Eataly è qualcosa che incuriosisce. Ma cos’è Eataly e perché è così innovativa rispetto ad altre modalità di distribuzione di prodotti alimentari? Eataly, con i suoi 11 punti vendita in Italia, da Torino a Bari, e con la sua piattaforma e-commerce che permette di acquistare anche via web, non è una semplice catena di negozi dotata di vetrina on-line, ma qualcosa di più. Si tratta di un punto di incontro, fisico e virtuale, dove la commercializzazione, la ricerca e la cultura enogastronomica si uniscono con un obiettivo ambizioso: rendere accessibili al grande pubblico a prezzi contenuti i prodotti enogastronomici di alta qualità dei migliori produttori artigianali italiani, rispettando una serie di linee-guida quali la sostenibilità, la responsabilità, la condivisione, la tracciabilità di ciascuna delle offerte. Più che di un mercato virtuale, si può parlare di una vera e propria community.


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Il manifesto programmatico di Eataly

Mettere al centro la qualità del cibo e soprattutto coniugarla con una distribuzione capillare e disponibile per tutti non è facile. Anche perché occorre combattere un cliché abbastanza condiviso che ha visto, negli ultimi anni, una netta distinzione tra quella che si considera “alta cucina” e quella invece di tutti i giorni, spesso influenzata in fatto di scelte di prodotto dall’industria alimentare stile anni ’70 e ’80 e dal consumismo sostenuto dalla grande distribuzione.

Oggi molte cose stanno cambiando: la qualità, e non solo la disponibilità facile o il prezzo, stanno sempre più diventando fattori decisivi nelle scelte dei consumatori, l’attenzione alla salute e al benessere impone, anche in cucina, logiche nuove che spesso non fanno che riscoprire l’antico, il genuino, il fresco, il buono. In questo scenario si inserisce l’iniziativa Eataly – acronimo, lo avrete capito di “eat” e “Italy” – che nasce anche come promozione del Made in Italy alimentare nel mondo e come baluardo dello slow food. Ed è interessante proprio perché capace di reinventare non inventando nulla, di innovare attingendo a piene mani dalla tradizione. Dal concetto di “alta cucina” ci si sposta a quello di “alti cibi”. Ma con lo stesso fattor comune: la qualità.


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Che cos’è Eataly?

Eataly è una rete di punti vendita presenti in numerose città italiane e all’estero. Nasce dall’iniziativa di alcune piccole aziende che operano nei diversi comparti del settore enogastronomico e che coprono una vasta gamma di eccellenze alimentari italiane: si va dalla alla pasta all’uovo langarola a quella di grano duro di Gragnano, da cantine piemontesi e venete all’acqua delle Alpi Marittime, dall’olio della riviera del Ponente ligure alla carne bovina del nord-ovest, solo per citarne alcuni.

Dopo il primo “mercato” inaugurato nel 2007 a Torino, nel giro di pochi anni se ne sono aggiunti altri, prima in Piemonte a Monticello, Asti e Pinerolo e poi in tutta Italia: Genova, Bologna, Roma, Bari e Milano, di recente apertura. In molti di essi al punto vendita è associato un “angolo” degustazione o una vera e propria struttura di ristorazione dove i cibi non si possono solo acquistare, ma anche assaggiare, incontrare e scoprire. E poi, ovviamente, la piattaforma web grazie alla quale chiunque ha la possibilità di ordinare on-line i prodotti dello store più vicino ricevendoli direttamente a casa. Una attenzione agli “alti cibi” che passa anche attraverso eventi e seminari, incontri pubblici con i produttori, corsi e showcooking aperti sia al pubblico che ai ristoratori, nonché percorsi didattici per i ragazzi delle scuole. E il naturale passo successivo non poteva che essere l’estero, dove la qualità italiana trova sempre un approdo privilegiato: per questo Eataly è già presente con 4 negozi in Giappone, uno di prossima apertura ad Istanbul in Turchia e ha da poco inaugurato il primo punto vendita a New York.

Anna Invernizzi

Classe 1972, cinque figli e una vita intensa. Laureata in Economia, impiegata, scrivo per passione su tutto quello che mi interessa. In particolare creo contenuti a tema cucina e lifestyle.

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Anna Invernizzi

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