Dopo cinque anni il Covid torna a far paura: l’Italia rischia un’altra emergenza | Queste le città più colpite
Mascherina FFP2 (pexels) unadonna.it
Non è uno scherzo, purtroppo è la realtà: il Covid sta tornando e con esso, malattie e casi rari di infezione. Scopri tutto qui.
Il Covid-19 è stato uno degli eventi più devastanti del nostro secolo. Scoppiato alla fine del 2019 in Cina, si è diffuso in pochi mesi in tutto il mondo, mettendo in ginocchio sistemi sanitari, economie e società intere. In Italia, il primo focolaio esplose nel febbraio 2020 e da lì si aprì una delle pagine più drammatiche della storia recente.
Milioni di persone contagiate, oltre sette milioni di morti nel mondo secondo le stime dell’OMS, e un impatto psicologico incalcolabile. Le immagini delle terapie intensive piene e delle città deserte restano ancora impresse nella memoria collettiva. Cinque anni dopo, il mondo si è adattato a convivere con il virus.
Vaccini, cure antivirali e protocolli di contenimento hanno ridotto la pericolosità della malattia, trasformando una pandemia in un fenomeno sotto controllo. Tuttavia, le cicatrici restano profonde: le conseguenze economiche e sanitarie si avvertono ancora, soprattutto tra le fasce più fragili della popolazione.
L’impatto sociale
A livello sociale, il Covid ha cambiato tutto. I giovani hanno subito la perdita di anni di scuola, socialità e spensieratezza. Le generazioni più piccole hanno imparato a convivere con la paura, la didattica a distanza e l’isolamento. Nei contesti più fragili, la pandemia ha invece accentuato le disuguaglianze.
Infatti chi aveva meno mezzi, meno istruzione e meno accesso alla tecnologia è rimasto indietro, creando una frattura generazionale e culturale che ancora oggi fatica a ricomporsi. Anche il mondo del lavoro ha subito una trasformazione radicale, con lo smart working e la precarietà diventati la nuova normalità. E adesso l’incubo ritorna.

Il ritorno del Covid
Ora però l’Italia torna a parlare di Covid, e questa volta non solo per memoria. Negli ultimi giorni si registra un aumento costante dei contagi, con ospedali che tornano a riempirsi. Un fenomeno che preoccupa, anche se i dati raccontano una realtà meno drammatica di quella del passato. Da nord a sud si rileva un incremento nei ricoveri, soprattutto nei reparti di malattie infettive.
A Palermo, come in molte altre città, i medici segnalano un afflusso crescente di pazienti positivi, spesso con sintomi lievi ma persistenti. Infermieri e dottori restano in allerta, pronti ad affrontare eventuali picchi improvvisi, mentre molti cittadini tornano a indossare la mascherina per precauzione. La nuova protagonista è la variante Stratus, nata negli Stati Uniti e oggi responsabile dei casi presenti in Italia. I sintomi? Perdita di olfatto, febbre alta e difficoltà respiratorie. L’emergenza è alle porte.
