Definito come BONUS FIOCCO ROSA E AZZURRO, ti danno ben 1.100€ senza fiatare | Non ci sono distinzioni di ISEE

Banconote e monete (Pixabay) - unadonna.it

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Il bonus in questione può dare una bella boccata d’ossigeno agli italiani che hanno intenzione di allargare la propria famiglia

Poter beneficiare di qualche sostegno da parte delle istituzioni fa sicuramente piacere e per certi versi può aiutare un po’ a respirare. Il contesto storico attuale d’altronde è sotto gli occhi di tutti e non sempre si riesce a vivere dignitosamente solo con le proprie forze.

Soprattutto per i giovani che hanno intenzione di creare una famiglia le difficoltà sono molteplici. La prima è sicuramente quella relativa alla casa visto che i prezzi del mercato immobiliare stanno lievitando anno dopo anno.

E non c’è differenza tra affitto o acquisto, la rata mensile può rivelarsi già di per sé un costo che non consente di poter fare tanti altri progetti, soprattutto se si decide di vivere nei principali centri nostrani.

In questo vastissimo mare di incertezza però bisogna sottolineare che esiste una piccola ancora di salvataggio a cui poter aggrapparsi per poter dare finalmente sfogo all’ambizione di poter diventare genitori.

I dettagli del sostegno per i più piccoli

Si tratta di una sorta di pensione per neonati del valore di 1.110 euro. Un contributo non propriamente scarno che molti italiani sperano di poter ottenere visto che non tiene conto dell’ISEE così come accade in tanti altri casi.

Nello specifico, come riporta piemontetopnews.it il bonus si articola in due parti. Si ottengono subito 300 euro alla nascita o nel momento dell’affidamento visto che la misura vale anche per i figli adottivi. Per poterlo ottenere i genitori dovranno soltanto aprire un fondo di previdenza intestato al nascituro e presentare l’attestato di iscrizione.

Banconote e monete (Pixabay) - unadonna.it
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In quali territori è possibile avere accesso al Bonus

Per i successivi quattro anni, vengono poi dispensati altri 200 euro annui a patto che la famiglia versi almeno 100 euro all’anno nel fondo aperto al momento della nascita o dell’eventuale affido. Possono ottenere la somma in denaro anche le famiglie dei bambini già nati a patto che non abbiano ancora compiuto 5 anni.

C’è un’unica condizione da rispettare. È necessario essere residenti o in Friuli-Venezia Giulia o nella provincia autonoma di Trento da almeno tre anni. Il resto delle regioni d’Italia non si sono ancora attivate in tal senso o comunque hanno dato vita a sostegni di natura differente. Chissà se questo modello verrà in qualche modo preso come esempio anche da altri territori per incentivare alla procreazione, che purtroppo non è più ai livelli di qualche decennio fa.