Come aprire un vivaio: come si fa e quanto costa

Ecco nei dettagli tutti i passaggi che occorre seguire, cercando di capire anche quanto costa e come si fa ad aprire un vivaio.

07/09/2023

Arriva un momento nella vita dove si capisce che bisogna lavorare in proprio. Diverse donne cercano di tirarsi su le maniche e scelgono un’attività commerciale da curare da cima a fondo. Negli ultimi tempi, sempre più donne hanno deciso di aprire un vivaio.

In effetti, quest’impresa può essere molto gratificante, specialmente se si ha il pollice verde. La passione per fiori e piante può essere un vantaggio aggiuntivo in questa scelta e può portare a risultati positivi. Ma come aprire un vivaio? Ecco nei dettagli tutti i passaggi che occorre seguire, cercando di capire anche quanto costa e come si fa!

ragazza che sta rinvasando piante grasse

Come aprire un vivaio: i requisiti fiscali

In primo luogo, è opportuno concentrarsi su quelli che sono i requisiti fiscali. Come ben chiaro, quando si apre una nuova attività commerciale, bisogna aprire la Partita IVA. In questo modo, si può regolarizzare il proprio commercio e si possono pagare tasse e versare i contributi previdenziali.

Tuttavia, aprire la partita IVA per molti è un’azione astratta. Alcuni credano che basti chiamare il proprio commercialista e comunicargli questa intenzione. Nella realtà dei fatti, non funziona così. Ogni partita IVA ha un codice che viene chiamato codice ATECO. Questo serve ad identificare l’attività che si svolge. Per questa ragione, non è detto che una donna che sia già in possesso di partita IVA possa aprire un vivaio autonomamente.

Nella fattispecie, per aprire un’azienda di questo genere, occorre aprire p.IVA con codice ATECO 01.30.00. chiamato con il nome Riproduzione delle piante. Difatti, occorre sapere che un vivaio si pone a metà tra un’azienda di tipo industriale e una di tipo agricolo.

Da conoscere anche che se si possiedono meno di quarant’anni e si decide di intraprendere questa carriera, si possono ottenere contributi a fondo perduto. Questa può essere una grossa mano per partire con il piede giusto e sistemare quelle che sono le cose più importanti della neonata attività.

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Quale diploma ci vuole per aprire un vivaio?

Alcuni non sanno poi che ci vogliono alcune qualifiche professionali per aprire un vivaio e farlo funzionare correttamente. In effetti, per lanciare un’attività del genere ci vorrebbe un diploma dell’istituto tecnico agrario. Coloro che hanno conseguito questo titolo di studio, si troveranno a loro agio a far crescere le piante e sapranno come portare avanti il vivaio in modo ottimale.

Tuttavia, alcune donne potrebbero avere l’idea di aprire un vivaio quando ormai sono grandi e hanno già terminato gli studi. In un caso del genere, non occorre spaventarsi o rammaricarsi. Difatti, è possibile seguire un corso di formazione professionale, che sia capace di far apprendere agli allievi quelle che sono le tecniche di base per la gestione di un vivaio.

Dopo aver seguito questo corso, si avranno tutte le conoscenze per aprire un vivaio e iniziare una nuova avventura commerciale.

Quali qualità sono necessarie per aprire un vivaio?

A questo punto, è bene concentrarsi su quelle che sono le qualità necessarie per poter aprire un vivaio. Difatti, ci sono alcune caratteristiche che una donna dovrebbe mostrare per curare al meglio questa nuova attività commerciale.

Come prima cosa, è importante avere pazienza. La crescita delle piante che poi verranno vendute implica avere calma e capacità di aspettare. Inoltre, la pazienza è importante anche per gestire i clienti. Chi cura un vivaio dovrà avere a che fare con la propria clientela. In questi casi, non si può essere scortesi o gentili, dunque occorre mostrarsi sempre calmi e cordiali. Chi non ha pazienza ma vuole aprire un vivaio dovrebbe acquisire prima tale qualità e poi procedere con la propria attività commerciale.

Un’altra caratteristica fondamentale è la capacità del problem solving. Come in qualsiasi altra azienda, in un vivaio possono nascere problemi improvvisi. Alcuni problemi possono essere causati dal personale, altri ancora da fenomeni atmosferici o aspetti che non si possono controllare. In ogni caso, non occorre farsi sopraffare dal panico e dalla paura. Con la giusta attitudine al problem solving, si potranno sempre trovare le soluzioni migliori per risolvere le complicazioni. Inoltre, è importante ricordare che è impossibile evitare i problemi quando si gestisce un’attività. La cosa fondamentale è saper arginare le problematiche, riuscendo a eliminarle a poco a poco.

Infine, bisogna saper avere le giuste capacità gestionali. Coloro che non hanno mai gestito un’attività prima d’ora potrebbero trovarsi in difficoltà all’apertura di un vivaio. Per questa ragione, è importante avere ben in mente un ottimo piano di lavoro e seguirlo passo dopo passo. L’organizzazione è alla base del successo di un’azienda, per cui tutto dovrebbe essere fatto secondo ordine. In questo modo, superando i vari step, si possono ottenere risultati sorprendenti.

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Quanto costa aprire un vivaio?

Dopo aver visto tutto quello che ci vuole per aprire un vivaio, ora qualcuno potrebbe chiedersi quanto costa aprirne uno. Ebbene, le spese commerciali possono variare a seconda dell’investimento che si vuole fare. Alla cifra iniziale che serve per aprire un vivaio, influisce molto anche il costo del locale che si è scelto.

A questo riguardo, è bene aprire una parentesi. Difatti, è importante scegliere un locale abbastanza grande, che abbia tutte le caratteristiche necessarie per ospitare piante e fiori. La scelta del locale non dovrebbe essere sottovalutata quando si sta prendendo in considerazione l’idea di aprire un vivaio. Per questa ragione, è bene non soffermarsi solo sul prezzo del locale, ma occorre concentrarsi sulle caratteristiche del luogo a 360 gradi.

In media comunque, si stima che l’apertura di un vivaio vari da 15 a circa 50mila euro. Si tratta dunque, di un investimento importante, ma se effettuato con passione e strutturato con organizzazione, può riuscire alla grande!