Yves Saint Laurent nei cinema il 27 marzo
Lo smoking da signora, Parigi, in particolare la Rive Gauche, gli occhiali da vista con la montatura spessa nera, e la chioma al vento. Sono soprattutto queste le cose che ci fanno pensare a Yves Saint Laurent, il famoso designer francese che ha lasciato il proprio nome nella storia della moda in maniera così indelebile.
Ma c’è una cosa che forse non tutti sanno, e che il nuovo biopic sulla vita di Monsieur Saint Laurent vuole raccontare al grande pubblico: la storia d’amore con Pierre Bergé. Presentato allo scorso Festval di Berlino, uscirà nelle sale italiane il 27 marzo, e vedrà tra i protagonisti Pierre Niney (Yves Saint Laurent) e Guillaume Gallienne (Pierre Bergé).
Ad un giovanissimo Yves Saint Laurent viene affidato il compito di dirigere la maison Dior, alla scomparsa del celebre couturier: succede nel 1957, YSL ha ventun’anni, gli ultimi passati come assistente di Christian Dior. La sua prima collezione per la maison sarà anche l’occasione per conoscere Pierre Bergé, con il quale tre anni più tardi fonderà la Yves Saint Laurent Company.
Brillante, talentuoso e promettente astro nascente della scena fashion internazionale, nascondeva però, come tutti i grandi geni, dei lati oscuri, paure e incertezze, che i riflettori puntati su di lui non hanno certo aiutato a gestire. È questo che il regista Jalil Lesper ha voluto mettere in scena, la difficoltà di esprimersi, e di convivere con la propria creatività, sullo sfondo di una grande storia d’amore, di amicizia e di collaborazione.
La vita affascinante quanto appassionante dello stilista diventato un’icona del XX secolo ha ispirato numerosi lungometraggi e documentari, soprattutto negli ultimi anni, dopo la morte di Saint Laurent avvenuta nel 2008. Del 2002 sono i documentari YSL: His Life and Times e Yves Saint Laurent: 5 Avenue Marceau, 75116 Paris, entrambi del regista David Teboul. Nel 2010 uscì Yves Saint Laurent. L’amour fou, di Pierre Thoretton, un film-documentario voluto dal compagno storico Pierre Bergè alla morte di Saint Laurent, in cui attraverso i pezzi della loro personale collezione d’arte viene raccontata la loro vita in comune, con materiale esclusivo e raro.
E per quest’anno sono attesi non uno bensì due biopic sulla vita dello stilista: oltre al film di Jalil Lesper, l’unico autorizzato da Bergé, uscirà prossimamente, forse il prossimo autunno, Saint Laurent di Bertrand Bonello, che Bergé ha già stroncato oltre che querelato per l’uso irregolare di abiti disegnati da YSL.
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