madri e figlie
Tale padre, tale figlio. A volte è proprio così. O almeno lo è per l’aspetto fisico. È il caso dell’attrice Julianne Moore e della figlia dodicenne Liv. Stessi occhi e stessi inconfondibili lunghi capelli rossi. O della cantante Madonna e della figlia Lourdes Maria. Due gocce d’acqua anche mamma Goldie Hawn e Kate Hudson. Stesse labbra e stessi occhi azzurri per Ireland Eliesse, l’unica figlia di Kim Basinger e Alec Baldwin. E identico sorriso per la piccola Suri e mamma Katie Holmes. Famose anche le labbra che l’attrice Liv Tyler ha ereditato dal padre, il cantante degli Aerosmith, Steven Tyler. La madre Mia Farrow ha sempre dichiarato che il padre di Ronan fosse Woody Allen. Adesso, invece, l’attrice ammette la possibilità che possa essere figlio di The Voice Frank Sinatra. D’altronde pare esserci una certa somiglianza. Ma non sempre tra il genitore e il proprio erede diretto esistono queste somiglianze così stringenti.
E qui interviene l’idea del chirurgo plastico, dal quale si presentano sempre più spesso madre e figlia con la stessa richiesta: rinoplastica, mastoplastica additiva, liposuzione. Spesso c’è un condizionamento da parte dell’una sull’altra, in genere della madre sulla figlia: ragionano come se fossero un corpo unico. Solo che le mamme hanno cinquant’anni, e le figlie venti. Spesso quindi accade che le figlie boccino le madri nella guerra del ritocco di chirurgia estetica.
Lo ha rilevato una recente ricerca condotta da Maria Grazia Caputo, medico estetico romano, su un campione di seicento ragazze under 25, figlie di donne che si sono sottoposte a interventi di chirurgia estetica. Secondo il 37% delle ragazze le madri vengono ritenute troppo “innaturali” e incapaci di accettare il fatto che l’invecchiamento è un fenomeno naturale, fisiologico e inevitabile. Per il 20% delle ragazze avere una madre rifatta, possibile oggetto di scherno da parte di compagni e amici, è “imbarazzante”. Il 19% delle ragazze critica i soldi inutilmente sprecati in interventi di chirurgia estetica necessari per un ritocco a viso e corpo. Il 12% ritiene addirittura “immorale o gravemente sconveniente” la scelta delle madri di sottoporsi a interventi invasivi, soprattutto dopo i 65 anni. Per l’8% infine “la perdita di espressione del volto e la sua innaturalità” rappresentano le ragioni per rifiutare la chirurgia estetica. Per il 32% sono il ritocco alle labbra che danno un aspetto volgare e innaturale al volto “facendo apparire le madri quasi delle caricature di se stesse”. La stessa motivazione viene indicata dalle figlie per criticare gli interventi necessari a correggere gli zigomi (27%) e il mento (23%), colpevoli di “mutare troppo radicalmente il disegno armonico del volto”.
Quando si parla di interventi al seno e ai glutei, le ragazze sono pronte a fare un distinguo in base al modo in cui il ritocco viene eseguito. Per il 20% delle figlie una mastoplastica additiva esagerata, alla ”Pamela Anderson”, è ”fastidiosa, imbarazzante e del tutto fuori luogo” così come la liposuzione al lato B che, se non accompagnata da una dieta o da attività fisica, è percepita come ”inutile, se non addirittura antiestetica”. Per il 24% delle più giovani, le critiche alla madre nascono anche dagli esempi distorti di star del cinema e dello spettacolo deturpate da interventi di chirurgia estetica.
Photo credits Agenzia Fotogramma
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