Sanremo 2022: Achille Lauro massacrato

Sanremo 2022: Achille Lauro massacrato

Achille Lauro ci ha abituati alle polemiche per ogni sua apparizione sul placo del Teatro Ariston e ieri, quando durante la sua esibizione a Sanremo con il brano Domenica ha celebrato il proprio battesimo, è scoppiata una bufera nel mondo cattolico. In mattinata anche Amadeus è intervenuto per difendere l’artista.

Achille Lauro è un artista che ama accompagnare i propri brani da allegorie e rappresentazioni sceniche estremamente teatrali. Non c’è stato Festival di Sanremo che ha visto la sua presenza nel quale il cantante non abbia sorpreso il pubblico con travestimenti, abiti futuristici o rappresentazioni a metà tra il sacro e il provocatorio.

Ieri sera, nel corso della serata d’apertura della kermesse canora Achille Lauro si è esibito con il suo brano in gara Domenica, insieme all’Harlem Ghospel Choir, ed ha inscenato la rappresentazione del proprio battesimo. Un gesto che non sarebbe piaciuto all’interno della comunità cattolica e avrebbe addirittura indignato alcuni esponenti.

Questa mattina, durante la conferenza stampa che anticipa la seconda serata di Sanremo, è stato lo stesso Amadeus a prendere le difese di Achille Lauro contro gli attacchi ricevuti nel corso della prima sera del Festival.

Achille Lauro si battezza: polemiche nella comunità cattolica

 

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Achille Lauro ha inscenato il proprio battesimo nel corso della sua esibizione che ha aperto la settantaduesima edizione del Festival di Sanremo.

Il cantante è in gara insieme all’Harlem Ghospel Choir con il brano Domenica, il primo ad avere debuttato ieri sera sul palco dell’Ariston, dove Lauro, vestito di soli pantaloni neri Gucci, si è inginocchiato autocelebrando il rito battesimale.

Un gesto che avrebbe indignato alcuni esponenti della comunità cattolica, in particolare il vescovo di Ventimiglia-Sanremo, mons. Antonio Suetta, che con una nota ufficiale rende nota la propria contrarietà al gesto dell’artista:

“Una triste apertura del Festival della Canzone Italiana 2022 ha purtroppo confermato la brutta piega che, ormai da tempo, ha preso questo evento canoro e, in generale, il mondo dello spettacolo, servizio pubblico compreso.

La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante.

Il brano presentato, già nel titolo – Domenica – e nel contesto di un coro gospel, alludeva al giorno del Signore, celebrato dai cristiani come giorno della fede e della risurrezione, collocandolo in un ambiente di parole, di atteggiamento e di gesti, non soltanto offensivi per la religione, ma prima ancora per la dignità dell’uomo.

Non stupisce peraltro che la drammatica povertà artistica ricorra costantemente a mezzi di fortuna per far parlare del personaggio e della manifestazione nel suo complesso.”

Il vescovo Suetta interviene con severità nei confronti di Achille Lauro attraverso il comunicato, che prosegue con ulteriori accuse e denigrazioni nei confronti della performance del cantante.

La replica di Amadeus

 

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In mattinata, durante la conferenza stampa che anticipa la seconda serata del Festival, Amadeus è intervenuto pubblicamente per prendere le difese di Achille Lauro:

“Rispetto il parere del vescovo, ci mancherebbe altro. Pure io sono assolutamente credente, lo sapete, ma da cattolico e da credente non sono stato assolutamente turbato.

È l’attualità, noi non possiamo pensare di essere staccati. Non manca di rispetto a nessuno, è un artista, deve anche poter esprimersi liberamente.

Dobbiamo accettare questo sennò teniamo i giovani lontani non solo dal Festival ma anche dalla chiesa, e non è giusto.”