Maurizio Costanzo contro Sanremo: sciocchezze per far parlare del Festival?

Anche Maurizio Costanzo ha voluto commentare quanto sta succedendo a Sanremo. L’uomo, in particolare, ha detto la sua su quanto successo intorno alla canzone di Madame, il cui titolo è stato cambiato in corso d’opera!
Le polemiche nate intorno a Madame, artista che a febbraio prenderà parte al Festival di Sanremo, non sembrano aver intenzione di fermarsi.
Nelle scorse ore, infatti, la rapper è finita nel mirino di un’indagine della procura di Vicenza su un caso di presunte false vaccinazioni contro il Coronavirus effettuate da una medica locale. Insieme alla cantante anche la tennista Camila Giorgi e molte altre “persone comuni”.
Il Festival, tramite Amadeus, ha fatto sapere che Madame sarà ritenuta innocente fino a prova contraria ma già qualche tempo fa si era parlato a lungo di lei. Il motivo? Il titolo del brano portato a Sanremo, che originariamente sarebbe dovuto essere “Putta*a” ma che poi è stato cambiato ne “Il bene nel male”.
Nei giorni scorsi, infatti, il Festival e la Rai erano stati accusati di censura. Inutili sono stati i tentativi dello staff dell’artista di sottolineare che sarebbe stata proprio Madame a cambiare idea; il pubblico non è ancora soddisfatto e lo sa bene Maurizio Costanzo, che in queste ore ha risposto a coloro che, su Chi, gli hanno fatto notare la cosa.
Maurizio Costanzo: cosa pensa di Sanremo?
Prime polemiche e primi scandali per Sanremo: Madame cambia all’ultimo il titolo della sua canzone (Pu***), troppo volgare per la kermesse canora. Era già successo a Lucio Dalla, con il suo capolavoro 4 marzo ’43, a Giorgio Faletti con Signor Tenente (per quell’interiezione siciliana, “min***”), a Loredana Bertè, Vasco Rossi, persino, nell’antichità, a Jula De Palma. Ma possibile che Sanremo non cambi mai, ma proprio mai?
ja chiesto un letto dei Chi, in queste ore, a Maurizio Costanzo. Il giornalista, che proprio sul magazine di Signorini cura una rubrica, ha commentato spiegando che sono proprio tali aneddoti a incuriosire i telespettatori e ad avvicinarli all’evento.
Diciamoci la verità: a Sanremo le canzoni non bastano, devono esserci anche delle sciocchezze di cui parlare. Anzi, io ho il sospetto che ci sia un apposito “Ufficio Sciocchezze”, dove alcuni si adoperano per dare disposizioni a Madame di dire una certa cosa, ad Anna Oxa di dire quest’altra castroneria… Perché Sanremo è una macchina perfetta, tanto nelle canzoni quanto nel dileggio.
ha chiosato Costanzo. Voi siete d’accordo?