I mille volti di Robert Downey Jr.
L'attore presto nei cinema con Iron Man 3. E noi non vediamo l'ora...
L’abbiamo amato tutte quante: chi nella recente veste del supereroe dalla battuta pronta Iron Man, chi in quella dell’irriverente investigatore inglese Sherlock Holmes e chi, magari come me appassionata di serie tv, nei panni del geniale e brillante avvocato che spezza il cuore di Ally McBeal.
[dup_immagine align=”alignright” id=”7396″]Robert Downey Jr. piace. Dove lo metti sta, e se fosse possibile fargli dire qualche battuta, ancora meglio. Il 24 aprile sarà di nuovo nelle sale cinematografiche con Iron Man 3, il terzo capitolo della fortunata saga tratta da uno dei numerosi fumetti Marvel, accanto alla sua Pepper Potts-Gwyneth Paltrow.
Ma perché, nonostante il suo lavoro di riabilitazione della propria reputazione, Robert Downey Jr. viene ancora etichettato come l’enfant terrible di Hollywood?
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Un veloce ripasso biografico ci dirà che l’attore nasce a New York, nel Village, è figlio d’arte del regista Robert Downey Sr., il quale fu, oltre che una figura ingombrante nella vita del figlio, anche la prima persona a spingerlo sulla cattiva strada, dando inizio ai suoi problemi di tossicodipendenza, che portarono a numerosi arresti –nel 1999 per un anno- questioni legali e svariati tentativi di disintossicazione.
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E diceva bene chi affermava che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna: una donna infatti, Susan Levin, l’attuale moglie e madre di suo figlio, è riuscita a rimetterlo in sesto, aiutandolo in quanto produttrice a lavorare duro per arrivare al successo, più che meritato.