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Cos’è il patriarcato: i segnali per riconoscerlo

La cronaca delle ultime settimane ha riportato l’attenzione su un tema di cui ciclicamente si discute in Italia. Stiamo parlando del patriarcato, argomento che purtroppo crea due schieramenti: chi ne nega l’esistenza e chi lo combatte. A riportare il tema in auge è stato l’omicidio di Giulia Cecchettin, 22enne di Vigonovo (Venezia) uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta che non riusciva a farsi una ragione della fine della loro relazione. Stando a quanto raccontato dagli amici e dalla sorella della vittima, il giovane aveva già dato segnali allarmanti. Ma cos’è il patriarcato e quali sono i comportamenti a cui prestare attenzione?

Il discorso della sorella di Giulia Cecchettin

Dal momento della scomparsa della sorella Giulia e ancora di più dopo il ritrovamento del cadavere e l’arresto di Filippo, Elena Cecchettin si è molto esposta sui media e non ha esitato ad additare come colpevole morale dell’omicidio della ragazza il patriarcato. E’ diventato virale il suo discorso fatto in una trasmissione tv. “In questi giorni si è sentito parlare di Turetta e molte persone lo hanno additato come un mostro – ha esordito -. Ma lui mostro non è, perché mostro è l’eccezione alla società. Ma lui è un figlio sano della società patriarcale che è pregna della cultura dello stupro. E’ una struttura che beneficia tutti gli uomini”. Ma Elena non si è fermata qui. “Il femminicidio – ha continuato – non è un delitto passionale, è un delitto di potere, un omicidio di Stato perché lo Stato non ci tutela e non ci protegge”. Da queste parole si è scatenato un forte dibattito.

Cos’è il patriarcato

Letteralmente il patriarcato è “la legge del padre” o “governo dei padri”. Nel dizionario si legge: il termine indica il sistema sociale in cui il potere è prevalentemente detenuto da uomini adulti nei ruoli di leadership politica, autorità morale, privilegio sociale e controllo della proprietà. Secondo l’enciclopedia Treccani, il patriarcato in antropologia è un tipo di sistema sociale in cui vige il “diritto paterno”, ovvero il controllo esclusivo dell’autorità domestica, pubblica e politica da parte dei maschi più anziani del gruppo. Dunque, un sistema che vede al centro l’uomo, il maschio, e ai margini la donna. Non si tratta di una centralità esclusivamente domestica, ma che dalle quattro mura di casa si sposta al di fuori. In alcune società la discrepanza di genere è molto evidente (pensiamo ad esempio all’Iran dove le donne vengono condannate a morte per aver tradito il marito), mentre in altre, come la nostra, meno esplicitato, ma sempre presente.

I segnali del patriarcato

Ma il patriarcato non si manifesta solamente con la violenza fisica o l’omicidio, ma attraverso piccoli ma significativi segnali quotidiani, che attuati in una relazione di coppia posso portare in breve o lungo termine a tragedie come quella di Giulia. Come già precedente spiegato, espressioni come “non ti permettere di fare questa cosa senza dirmelo” oppure “non te lo consento” sono tipiche di un atteggiamento di prevaricazione. E ancora: un partner che guarda il cellulare, legge le chat, che pretende di avere le password di telefono e social network vuole tenere l’altra persona sotto controllo. Anche la gelosia è un segnale allarmante: l’ossessione per l’altro e la pretesa di cambiarne atteggiamenti e abitudini non è amore, ma possessione. In una relazione malsana, inoltre, si tende a isolare l’altra persona, ad allontanarla da amici e parenti, a gestire ogni suo aspetto della vita quotidiana.

Catcalling e stalking

Altri atteggiamenti tipici del patriarcato sono il catcalling e lo stalking. Con il primo termine si intende una molestia maschile consistente nell’espressione verbale e gestuale di apprezzamento di natura sessuale rivolto in modo esplicito, volgare e talvolta minaccioso, a una donna incontrata per strada o in un luogo pubblico. Per stalking si intendono, invece, tutti quei comportamenti persecutori nei confronti di un’altra persona, che viene ripetutamente spaventata o minacciata.

Leggi anche: Come capire se un’amicizia è tossica

(Foto di copertina: shutterstock)

 

 

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Tags: patriarcato

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