Potare albicocco: come e quando farlo

Avete un albicocco nel vostro giardino e non sapete come trattarlo? La nostra guida.

20/05/2023

Chi ha intenzione di potare un albicocco dovrebbe conoscere alcuni piccoli dettagli da seguire con la massima attenzione. Si tratta di un albero da frutto molto diffuso, che non necessita di una manutenzione eccessiva. Un accorgimento simile dona alla pianta una forma regolare.

La potatura prevede che i rami fecondi vengano scelti con la massima attenzione e richiede una perfetta conoscenza del clima e della tipologia della pianta. Ecco come e quando potare un albicocco.

Come potare al meglio un albicocco

Un albicocco può essere potato mediante tecniche di allevamento o di produzione. Le prime vengono realizzate al fine di conferire un aspetto estetico adeguato alla pianta, con una conseguente forma a spalliera. Le seconde, invece, prevedono l’esecuzione di tagli ben precisi, affinché quelli laterali possano diventare produttivi.

In ogni caso, è possibile rendere l’arbusto simile a un imbuto, formato da uno scheletro con alcuni rami principali, o a una piccola palma.

Albicocco
Pixabay

Come effettuare al meglio una procedura simile

La potatura di un albicocco deve essere effettuata seguendo un processo ben preciso. Un progetto da allevamento prevede un’altezza che dipende in maniera diretta dal tipo di pianta che si vuole creare. A poco a poco, i rami assumono la forma richiesta. Se la conformazione è a spalliera, si parte con tagli da punti bassi.

Quindi, si prosegue con un taglio di produzione, tramite la rimozione di rami poco utili. Interessante è la tecnica del rinnovo, grazie alla quale i rami che crescono in maniera veemente ma con scarsa produttività possono essere facilmente accorciati, favorendo la nascita di gemme apicali più efficienti.

Quando svolgere un’operazione del genere

Potare un albicocco può essere la scelta giusta in alcune circostanze ben precise. Si parte da un taglio da effettuare in maniera accurata, con la prospettiva di definire al meglio la chioma. In ogni caso, è consigliabile agire nel corso dei primi quattro anni d’esistenza dell’albicocco, soprattutto nei periodi dell’anno come la primavera e l’avvio dell’estate.


Leggi anche: Gerani sul balcone

Proprio in questi momenti, i rami comprendono una maggiore quantità di foglie. Si inizia rimuovendo i rami più corti e meno utili e si prosegue con i rami misti. Infine, quando le gemme sono ormai sviluppate, bisogna svolgere un ultimo taglio verso la fine del mese d’agosto.