Capita sempre più spesso di sentire parlare di “pelle rigenerata” come materiale per la produzione di oggetti d’arredo o articoli vari come borse o scarpe. Il diffondersi della “regenerated leather” va di pari passo con l’affinamento delle tecniche produttive ed il diffondersi di un sentiment sempre più comune di avversione alla pelle naturale, ottenuta come è noto grazie all’abbattimento di animali di varie specie e con il processo “di conciatura” volto ad impedire imputridimento dei tessuti da essi ottenuti.
La pelle rigenerata nasce quindi da due esigenze “positive”: contenere i costi e limitare l’uso di pelli di animale naturali, ma proprio per la sua natura, si presta facilmente ad essere utilizzata per abbassare la qualità dei prodotti e, nei casi limite, anche per perpetrare truffe. Occorre quindi stare molto attenti a riconoscerle nel caso si stia vagliando un acquisto di un oggetto in pelle naturale oppure sceglierla consapevolmente.
Pelle naturale e pelle rigenerata: analogie e differenze
Chiarito quindi che qualunque materiale “imitatore” del natural leather sia di qualità inferiore ad esso, è evidente che il rovescio della medaglia di ciò è rappresentato dal fatto che il prezzo di produzione e lavorazione sia decisamente inferiore, sia perché richiede una “percentuale” di vera pelle assai inferiore sia perché permette un riuso praticamente illimitato di ogni scarto di lavorazione. Da questo punto di vista, quindi costituisce una buona imitazione con costi inferiori e, laddove utilizzato esplicitamente e con la consapevolezza che si tratta di “un’altra cosa” rispetto alla pelle, una alternativa accessibile a buon mercato.
Il procedimento produttivo
Quanto dura la pelle rigenerata?
- Si tratta di un prodotto diverso dalla pelle naturale che ne imita le caratteristiche visive ma non la qualità
- Non è esattamente “ecologico” perché usa scarti di lavorazione della pelle naturale e quindi, pur se in misura minore, è a “base animale”
- Ha un costo certamente inferiore alla pelle naturale a discapito di una qualità inferiore.
Essendo consapevoli di ciò, scegliere di acquistare oggetti in pelle rigenerata può essere una valida alternativa. Un ultimo elemento è però importante. La durata della pelle rigenerata è paragonabile a quella naturale? La risposta è naturalmente no, anche se il paragone “secco” non è semplice a causa del fatto che in ogni caso l’incidenza di una buona manutenzione e pulizia sulla durata è importante. In ogni caso, la differenza fondamentale è che mentre il cuoio si usura assumendo delle colorazioni particolari che a volte lo rendono anche più bello, la pelle rigenerata non si pela come la naturale ma è soggetta a crepe e segnature che la naturale non conosce.
In sostanza la questione vera è sempre la stessa: valutare bene il trade-off tra prezzo e qualità che individua meglio le vostre esigenze estetiche e di portafoglio, con piena consapevolezza delle differenze e senza “demonizzare” a priori nessuna soluzione.
Foto di: Serepsa; Katy McGraw; Ben Spark; higetiger