Cosa mangiano le tartarughe d’acqua e di terra: la guida
Una tartaruga come animale domestico? Sapere cosa mangiano le tartarughe e conoscere l'alimentazione per tutti i tipi gioverà alla loro salute.
Ricreare il giusto habitat e conoscere cosa mangiano le tartarughe, ovvero quale è la loro corretta alimentazione, ci può aiutare nella scelta della nostra giusta tartaruga, tra tutti i tipi in commercio.
Se abbiamo scelto come nostro animale domestico una tartaruga dobbiamo sapere come nutrirle in modo giusto, dunque cosa mangiano le tartarughe terrestri e quelle acquatiche.
Infatti un’alimentazione sana e corretta renderà la nostra piccola compagna sana e longeva.
Sappiamo che le tartarughe sono rettili, e possono essere terrestri e acquatiche. Le varie specie hanno particolarità alimentari differenti, in base al luogo in cui vivono, ovvero al loro habitat naturale.
Infatti le loro abitudini alimentari si discostano notevolmente. Sappiamo anche che esistono tartarughe erbivore, carnivore e onnivore.
- Un po’ di storia
- Cosa mangiano le tartarughe
- Tartarughe d’acqua dolce e tartarughe terrestri: quali scegliere?
- Le Tartarughe d’acqua dolce
- Ricreare il giusto habitat
- Cosa mangiano le tartarughe d’acqua dolce
- Mangimi commerciali
- La giusta dieta delle tartarughe d’acqua dolce
- Il pesce fonte di fosforo, proteine, vitamine e Calcio
- Proteine della carne
- Le tartarughe terrestri
- Cosa mangiano le tartarughe terrestri
- Erbe di campo, foglie, fiori
- Frutta
- Cosa è vietato dare da mangiare alle tartarughe terrestri
Un po’ di storia
Si ritiene che le tartarughe siano apparse 220 milioni di anni fa. Normalmente vengono suddivise in due grandi sottogruppi: le Cryptodia e le Pleurodia.
Le Cryptodia sono il sottogruppo più numeroso. Si includono in questo gruppo le tartarughe marine, terrestri e il maggior numero di tartarughe d’acqua dolce.
Alle Pleurodia invece appartengono per lo più le tartarughe d’acqua dolce.
Cosa mangiano le tartarughe
Le abitudini alimentari dei due differenti esemplari di tartarughe allo stato brado.
In generale possiamo dire che allo stato brado, quindi nel loro habitat naturale, le tartarughe acquatiche da giovani sono prevalentemente carnivore e onnivore.
Con la crescita si orientano invece verso cibi vegetali. Si alimentano quindi di pesce, frutti di mare e poi di vegetali acquatici.
Al contrario le tartarughe terrestri sono erbivore, ma variano la loro alimentazione in base al loro habitat naturale, inserendo nella loro dieta frutta e cactus.
Tartarughe d’acqua dolce e tartarughe terrestri: quali scegliere?
Le tartarughe sono degli animali domestici poco comuni. Malgrado in commercio se ne trovano differenti specie, le più comuni tartarughe d’acqua dolce sono le americane, mentre tra le terrestri le Testudo.
Le Tartarughe d’acqua dolce
La specie più comune tra le tartarughe d’acqua dolce e la Trachemys Scripta, una testuggine palustre del centro e del sud degli Stati Uniti.
Allevate in maniera massiccia vengono esportate in tutto il mondo, introdotte in Europa Asia e Australia sono facilmente acquistabili.
Nutrite nel modo corretto, e creato il loro giusto habitat, cresceranno sane e longeve. In cattività possono vivere fino a 30 anni se ben tenute, mentre in natura superano raramente i 25-30 anni.
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Ricreare il giusto habitat
Per allevare le tartarughe acquatiche in casa bisogna creare un giusto habitat. Ovvero farle vivere all’interno di una vaschetta con acqua e dove sia presente uno spazio asciutto, anche piccolo.
In commercio si trovano vaschette per tartarughe d’acqua dolce. Al loro interno hanno una piccola isola, dove la tartarughina può asciugarsi senza venire a contatto con l’acqua. In alternativa si può optare per un acquaterraio.
In mancanza di sole diretto è ideale e salutare per la nostra piccola compagna posizionare un termo-riscaldatore. Una lampada a raggi ultravioletti, posta al di sopra della vaschetta.
Infatti in natura le tartarughe d’acqua dolce amano stare fuori dell’acqua e sotto i raggi del sole, e immergersi solo se in pericolo.
L’acqua della vaschetta andrà tenuta pulita con ricambi continui. Invece se abbiamo scelto un acquaterrario si può semplicemente montare un filtro al suo interno. In questo modo l’acqua sarà sempre pulita e ottimale per la sua salute.
Cosa mangiano le tartarughe d’acqua dolce
Quindi habitat e alimentazione sono le due cose fondamentali per far vivere le tartarughe in salute e per molti anni.
Sapere cosa mangiano le tartarughe, e di quali alimenti hanno bisogno per il loro sano sviluppo e crescita, ci aiuta anche ad evitare che si ammalino.
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Una volta organizzato il giusto spazio in cui farle vivere, dobbiamo quindi sapere cosa mangiano le tartarughe d’acqua dolce.
In generale e fino circa ai tre anni sono prevalentemente carnivore, mangiano sia invertebrati che vertebrati.
Man mano che crescono la loro dieta si arricchisce di vegetali; infatti in natura si nutrono di piante acquatiche.
Quindi in cattività potremo nutrirle inserendo fin da piccole dei vegetali nella loro dieta. Magari all’interno di piccolissime polpette di carne, così da introdurre anche le vitamine all’interno della loro dieta.
Zucchine, carote, basilico, foglie di tarassaco possono già contenere il giusto apporto vitaminico, quindi basilari sia per la crescita che per la loro salute da adulte.
Inoltre per la giusta crescita e sviluppo di ossa e carapace il calcio non deve mai mancare alle nostre tartarughe d’acqua dolce.
Infatti nei primi anni di vita, come anche all’uscita dal letargo, si inserisce normalmente un osso di seppia, ricco di calcio, nella vaschetta o acquaterrario in cui vivono le tartarughe.
La mancanza di calcio farà ammalare le piccole tartarughe.
Le tartarughe d’acqua dolce adulte sono molto voraci e la loro digestione invece è molto lenta. In età adulta può arrivare fino a tre giorni a causa del loro lento metabolismo.
L’ideale è quindi nutrirle 2-3 volte alla settimana. Magari dividendo il pasto in due volte nella stessa giornata.
Mentre al contrario fino ai tre anni dovranno essere nutrite quotidianamente.
Ricordiamoci che le tartarughe d’acqua dolce prediligono nutrirsi in acqua, è quindi sconsigliato lasciare il cibo nello spazio asciutto dell’acquaterrario.
Ben nutrite e con il giusto habitat da adulte le tartarughe d’acqua dolce possono arrivare fino ai 25-35 centimetri. Quindi si dovrà scegliere un acquaterrario più grande. In alternativa spostarle all’esterno in una apposita vasca.
Vediamo allora nel dettaglio cosa mangiano le tartarughe: alimentazione di tutti i tipi.
Mangimi commerciali
Tra i mangimi commerciali i gamberetti essiccati sono i più proposti dai rivenditori di cibi per animali.
Ma non tutti sanno che sono privi di vitamine, proteine e calcio e quindi non aiutano in nessun modo la corretta crescita delle tartarughe. Tra l’altro non apportano i giusti elementi nutrizionali neanche alla tartaruga adulta.
Controlliamo quindi al momento dell’acquisto dei gamberetti essiccati i valori nutrizionali. Basta leggere se contengono al loro interno, e in quale percentuale, vitamina A, proteine e calcio.
La giusta dieta delle tartarughe d’acqua dolce
Una giusta dieta per le tartarughe d’acqua dolce dovrà contenere un giusto ed equilibrato apporto di vitamina A-D, proteine e calcio.
Quindi la vitamina A potrà essere assunta dalle verdure: carote, lattuga ricca anche di calcio, tarassaco, crescione, cicoria. In quantità ridotta zucchine e sedano.
Spinaci e piselli assolutamente vietati poiché per le tartarughe d’acqua dolce sono causa di problemi intestinali.
Altre vitamine possono essere assimilate dalla frutta, che però verrà somministrata solo di stagione, con molta cautela e in quantità ridotte. Quindi mele, albicocche, fragole, pere, mirtilli, melone e cocomero.
La Vitamina D potrà essere apportata all’interno della dieta grazie all’osso di seppia. Si acquista nei negozi di animali e volatili. appunto ricco di vitamina D, va lasciato nella sua vaschetta o acquaterrario.
Una valida alternativa all’osso di seppia è il guscio d’uovo, schiacciato e ridotto in polvere, e spolverato nell’acqua della vaschetta.
Bagni di sole diretto, o di luce della lampada a raggi ultravioletti, serviranno poi per fissare il calcio assunto
Il pesce fonte di fosforo, proteine, vitamine e Calcio
Il pesce è alla base dell’alimentazione delle tartarughe d’acqua dolce che vivono libere in natura. Quindi organizziamoci!
Andrà “servito” fresco, o comunque appena scongelato e rigorosamente crudo.
Adatti alla dieta delle tartarughe acquatiche sono i pesci come la trota, il cavedano del Lago Maggiore, l’alborella. Ma anche il latterino molto ricco di calcio, fosforo, proteine e vitamine.
Il pesce di mare come il nasello, merluzzo, persico, sardine, alici andrà inserito nella dieta in modo moderato. Assolutamente vietati i pesci in scatola, anche se al naturale, come sardine, sgombro e tonno.
Proteine della carne
La carne si potrà inserire nella dieta della nostra tartaruga, ma meglio se bianca. In piccole quantità si somministra in alternativa al pesce. La carne deve essere cotta e proposta circa ogni 10 giorni.
La carne rossa è sconsigliata poiché troppo proteica e dannosa per i reni. Inoltre sono assolutamente vietati gli insaccati e i salumi perché molto grassi.
Le tartarughe terrestri
Sicuramente meno impegnativa la gestione delle tartarughe terrestri. Ma creare il giusto ambiente in cui farle vivere e crescere è molto importante anche per questa specie.
Più costose e difficili da trovare, rispetto alle tartarughe acquatiche d’acqua dolce americane, anche le tartarughe terrestri hanno bisogno di un’alimentazione ben equilibrata.
Le tartarughe terrestri nei secoli si sono differenziate tra loro proprio in base all’ambiente naturale in cui hanno vissuto. Hanno quindi sviluppato il loro organismo adattandolo al proprio habitat.
Esistono infatti molte specie e sottospecie di tartarughe terrestri, createsi proprio grazie all’adattamento del rettile all’habitat naturale e in cui si è evoluto.
Ogni specie quindi ha proprie particolarità, differenze caratteriali e esigenze. Per questo motivo specie diverse sono incompatibili tra loro. Quindi è sconsigliato far convivere differenti specie o sottospecie all’interno dello stesso terrario, recinto o giardino.
Le più diffuse in cattività, e facili da trovare in natura, sono le testuggini Testudo, dette anche tartarughe mediterranee.
Tra queste esistono molte sottospecie ma quelle più comuni, spesso allevate in giardino o anche in casa, sono le Testudo Hermanni.
Che a loro volta si suddividono in Testudo Hermanni Hermanni e Testudo Hermanni Boettgeri.
Le Testudo Hermanni Hermanni vivono nella fascia tirrenica e adriatica italiana, e lungo la fascia mediterranea della Francia e Spagna.
Mentre le Hermanni Boettgeri nella parte orientale quindi lungo la fascia costiera adriatica della slovenia, croazia, bosnia. montenergro.
Possiamo quindi dire che l’ambiente naturale delle testudio è la macchia meditarranea o i boschi di quercia.
Cosa mangiano le tartarughe terrestri
In generale la dieta delle tartarughe terrestri, e in particolare quella delle tartarughe mediterranee libere in natura è prevalentemente vegetariana.
Si basa principalmente, per il 90%, di erbe di campo, foglie, fiori autoctoni. Mentre ortaggi e frutta andranno inseriti nella dieta moderatamente, per un 10% massimo della sua alimentazione.
Raramente se in libertà mangiano lumachine e escrementi.
Anche le tarturaghe di terra hanno bisogno di molto calcio e poco fosforo, presente in molte erbe e foglie. Quindi attenzione alle erbe che inseriremo nella loro dieta.
Erbe di campo, foglie, fiori
Sarà quindi adatto a loro il tarassaco, o altre asteacee, erba facile da riconoscere e da reperire.
La malva che spesso cresce spontanea, èfacile da coltivare anche nello stesso giardino in cui vivrà la tartaruga, Diventerà piacevole per lei passeggiare e procacciarsi il cibo in autonomia.
Ortica, foglie di vite, erba medica e crespigno potranno essere inserite nella dieta della tartaruga di terra.
Verdure come il radicchio verde, l’indivia riccia e le foglie di barbabietola rossa (vietata la radice), apportano le giuste vitamine e sali minerali alla nostra tartaruga.
Frutta
Ananas, cocomero, melone e acini d’uva, mela, pera, kiwi e anche fragole, ciliegie e fighi sono molto amati dalle tartarughe di terra.
Ma attenzione a non superare il 10% di frutta e ortaggi nella quantità di cibo all’interno della sua dieta.
Poiché come le tartarughe acquatiche anche le terrestri hanno bisogno di calcio, si può lasciare un osso di seppia, intero o a pezzetti, sempre a loro disposizione.
L’alternativa del guscio d’uovo abbiamo già visto ricco di calcio, sostituirà facilmente l’apporto di calcio dell’osso di seppia.
Cosa è vietato dare da mangiare alle tartarughe terrestri
Vietato il pane e i farinacei come la pizza! Sono vietati perché indeboliscono i loro organi.
Vietata la carne fonte proteine. L’apporto proteico lo assumerà dalle proteine vegetali ad esempio della vite, del trifoglio e dell’erba medica.
Assolutamente vietate le pesche e banane, la radice di barbabietola rossa, i legumi, melanzane, peperone e cetriolo. Molto dannosi latte, formaggi, yogurt, parmigiano.
La tartaruga beve poco ma è obbligo lasciare a sua disposizione una ciotola con pochi centimetri di acqua. Non esageriamo perché potrebbe annegare.
Ultima cosa importante! Prima del letargo la tartaruga di terra deve seguire un digiuno per eliminare e pulire completamente l’intestino. Le scorie al suo interno fermentano e danneggiano gli organi interni della tartaruga durante il letargo.
Una cattiva alimentazione quindi può compromettere la salute e la vita della tartaruga.
La deformazione del carapace e la piramidalizzazione del guscio, ovvero quando gli scudi dello stesso da lisci iniziano a piramidizzarsi, sono i sintomi di una cattiva alimentazione.
Come abbiamo visto è importante sapere che nello stesso terrario, o recinto, non possono convivere tartarughe di specie differenti.
Ad esempio la Testudo Greca è portatrice asintomatica di virus mortali per altre specie, per questo è vietata la convivenza nello stesso recinto con altre Testudo.
Quindi in cattività, o nel nostro giardino è fondamentale ricreare il più possibile un habitat a loro adatto e conoscere le loro abitudini alimentari.
Poiché rischiano l’estinzione allo stato selvatico le tartarughe terrestri, le testudo o testudo mediterranee, sono animali protetti.
È quindi vietata la loro detenzione se non ufficialmente registrate, e con certificato CITES che ne attesti la provenienza.
Ora non ci resta che scegliere quali tartarughe sono più adatte alle nostre abitudini e ai nostri spazi.