Cassaforte in casa, quale scegliere?
In collaborazione con Quale Scegliere
Furti e rapine sono purtroppo un problema reale, che può colpire indiscriminatamente tanto i privati cittadini quanto i titolari di esercizi commerciali. Quella di custodire i propri beni o gli incassi della propria attività è pertanto un’esigenza particolarmente sentita: una cassaforte può aiutarci a difendere efficacemente le nostre proprietà più preziose. Vediamo quali sono i criteri da seguire nella scelta di una cassaforte.
Esistono diversi tipi di cassaforte, tutti con livelli di sicurezza diversi:
La cassaforte a muro è quella classica installata in una parete e nascosta, nell’immaginario popolare, alle spalle di un quadro. Difficile da asportare, offre un ottimo grado di sicurezza e una buona capienza.
La cassaforte a pavimento è un tipo molto professionale, infatti non è inconsueto trovarla nelle banche: molto sicura e voluminosa, è però molto costosa da installare.
La cassaforte mobile o cassetta di sicurezza è piccola e non molto resistente ai tentativi di scasso, pertanto la sua utilità è limitata. L’aspetto gradevole è la possibilità di portarla con sé anche in vacanza.
Nell’operare una scelta tenete comunque presente che la normativa europea UNI EN 1143-1:2009 sancisce i gradi di sicurezza delle casseforti, che possono andare da 0 (nessuna sicurezza) fino a 13 (massima sicurezza): qualunque cassaforte degna di tal nome dichiarerà il proprio grado di sicurezza nella propria scheda tecnica.
Buona parte della sicurezza dipende dal sistema di chiusura e apertura di una cassaforte, pertanto al momento della scelta è bene ponderare quale sia il miglior compromesso tra le proprie esigenze e la protezione dei propri beni.
Una cassaforte può presentare un solo sistema di chiusura, oppure una combinazione di due sistemi diversi per offrire un maggior grado di protezione. I sistemi oggi disponibili sono i seguenti:
L’uso della sola chiave è chiaramente la meno sicura delle opzioni, infatti normalmente si trova affiancato ad altri sistemi, come l’inserimento di una combinazione, che sia per mezzo di una ghiera meccanica o di un tastierino elettronico.
Più sicura della chiave è la scheda elettronica, anche questa solitamente affiancata da un tastierino per l’inserimento di una combinazione.
Il massimo della sicurezza è rappresentato dalla chiusura e apertura per mezzo della scansione dell’impronta digitale: questa elimina il bisogno di portarsi dietro chiavi o schede, che possono andare perdute, così come di ricordarsi una combinazione (anche se di solito uno o due codici di sblocco sono richiesti in caso fallisca la lettura dell’impronta per un guasto).
Già, perché l’aspetto negativo di tutti i metodi basati su sistemi elettronici è proprio questo: possono non funzionare in caso di black out o guasto elettrico, costringendo al ricorso all’assistenza tecnica.
Per
sapere come scegliere la cassaforte ideale consultate la guida all’acquisto di QualeScegliere.it
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