“Dieta del merluzzo”, il trucco dei nutrizionisti per perdere peso in pochi giorni (senza rinunce) | Per Natale sarai irriconoscibile
        La dieta del merluzzo (Foto di Andrea Piacquadio da pexels) - unadonna.it
Addio alle diete tristi: con la dieta del merluzzo perdi peso, ti sazi e resti in forma senza sacrificare il gusto.
Chi l’ha detto che per dimagrire bisogna soffrire? Tra pasti tristi e insalate scondite, la dieta del merluzzo arriva come una boccata d’aria fresca. O meglio, di mare. Niente digiuni, niente rinunce estreme: solo un pesce bianco e leggero che promette risultati visibili senza sacrificare il gusto.
Il merluzzo non è solo un alimento “da ospedale”, come molti lo ricordano, né quel piatto scondito e dal gusto di limone che abbiamo mangiato tutti da bambini: è una miniera di proteine nobili, omega-3, selenio e vitamina B12. Tutti nutrienti che aiutano il corpo a bruciare grassi, mantenere la concentrazione e sentirsi sazi più a lungo.
Il segreto (scientifico) che arriva dall’Islanda
A sostegno del suo successo, c’è anche uno studio condotto alla Landspitali University Hospital di Reykjavík, dove i ricercatori hanno scoperto che chi mangia merluzzo fino a cinque volte alla settimana, all’interno di una dieta bilanciata, perde circa 1,7 kg in più rispetto a chi lo evita. Insomma, niente magie: solo scienza e buon senso.
E non serve abbuffarsi. Due o tre porzioni settimanali, cotte nel modo giusto, bastano a godere di tutti i benefici. L’ideale? Al vapore, al forno o al cartoccio, con un filo d’olio e magari un po’ di limone. Fritto? Solo nei ricordi d’infanzia.

Non solo linea, ma salute a 360 gradi
Il bello del merluzzo è che non aiuta solo a dimagrire. Le sue proprietà antiossidanti e il contenuto di omega-3 contribuiscono a proteggere cuore, vista e pelle. Inoltre, essendo facilmente digeribile, è perfetto anche per chi ha lo stomaco delicato, per gli anziani o per chi sta recuperando da un periodo di stress o di convalescenza.
Attenzione però alle quantità: il merluzzo contiene un po’ di colesterolo (circa 50 mg ogni 100 g). Per questo è meglio non superare i 200 grammi per pasto e non eccedere con condimenti e salse elaborate.
Chiamarla “dieta del merluzzo” è forse riduttivo. È piuttosto un modo intelligente di mangiare, dove il pesce diventa protagonista insieme a verdure, legumi e frutta di stagione. Si tratta di equilibrare, non di eliminare.
E se la bilancia non cala da un giorno all’altro, poco male: sentirsi più leggeri e avere più energia è già un ottimo risultato. Del resto, se un pesce magro può farci perdere peso senza farci perdere il sorriso, tanto vale provarci.
