Non dite che non vi premiamo | AUMENTO RECORD per i dipendenti pubblici, quasi 150€ in più: porta al CAF questo foglio

Non dite che non vi premiamo | AUMENTO RECORD per i dipendenti pubblici, quasi 150€ in più: porta al CAF questo foglio

Lavoratore felice (pexels) unadonna.it

Il mondo sta per girare nel verso giusto da quando si è scoperta questa clausola per il pubblico. Scopri cosa portare al CAF e gli stipendi si gonfiano.

Il lavoro pubblico è da sempre percepito come una certezza, una sorta di porto sicuro per chi cerca stabilità. Tra i vantaggi più apprezzati ci sono la garanzia degli stipendi puntuali, le ferie ben definite e la possibilità di godere di permessi regolamentati senza i timori tipici del settore privato. Una sicurezza che si traduce in una vita più pianificabile e meno esposta alle incognite del mercato.

Un altro punto di forza riguarda la tutela dei diritti. Nel pubblico impiego è raro sentire di straordinari non retribuiti o di ferie negate, situazioni purtroppo più frequenti nel privato. Questo rende l’impiego statale appetibile soprattutto a chi cerca un equilibrio tra lavoro e vita personale.

Anche il pensionamento è considerato un obiettivo più solido per i dipendenti pubblici. Le regole sono più chiare e la continuità lavorativa rende meno incerta la prospettiva di lungo periodo. Un pacchetto che, nel complesso, continua ad attirare migliaia di aspiranti ogni anno, anche al netto degli aumenti di stipendio record. Ma è davvero tutto così semplice?

Lati oscuri del pubblico

Eppure, non è tutto oro quel che luccica. Le retribuzioni medie nel pubblico impiego, in molti casi, sono inferiori rispetto a quelle del privato. Un dirigente d’azienda o anche un dipendente specializzato in certi settori privati può guadagnare molto di più rispetto a chi svolge le stesse mansioni all’interno di un ente statale.

Inoltre, entrare in questo mondo non è semplice. Per ottenere un posto fisso occorre affrontare concorsi pubblici complessi, con prove scritte, orali e graduatorie che scoraggiano molti candidati. Un percorso che richiede tempo, preparazione e la pazienza di attendere bandi e scadenze. Ma adesso ne varrà sicuramente la pena dopo l’aumento.

Lavoratori stressati (pexels) unadonna.it

L’aumento degli stipendi

Fortunatamente, ci sono novità positive che stanno riportando entusiasmo tra i dipendenti pubblici. Secondo quanto riportato da Orizzonte Scuola, la giunta della provincia autonoma di Trieste ha approvato una delibera che prevede aumenti significativi per il personale scolastico nel triennio 2025-2027. L’incremento medio stimato è del 6%, in pratica circa 147 euro lordi in più al mese per docenti, personale ATA e altro personale educativo non dirigente.

Si tratta di una misura che coinvolgerà circa 38.000 lavoratori pubblici della provincia, con un impegno finanziario aggiuntivo di oltre 100 milioni di euro all’anno. Una scelta resa possibile solo grazie all’approvazione degli atti di bilancio e all’autorizzazione ad Apran per la firma definitiva degli accordi. Un segnale, certo, ma che non risolve il problema sistemico alla radice.