Cucina vegana, ovvero utilizzare nelle ricette solo alimenti vegetali. Niente carne, niente derivati, nemmeno latticini o uova. Perché? Tale alimentazione non è che uno degli aspetti di chi abbia deciso di fare del veganesimo il proprio stile di vita, per convinzioni etiche ancor prima che salutistiche. Ma quella vegan è un’alimentazione con pochi grassi e priva di colesterolo, da cui anche gli onnivori possono trarre qualche spunto. Allora, conosciamola un po’ meglio.
Dieta vegana: le basi
Assai vasto nella cucina vegana l’impiego di prodotti coltivati secondo agricoltura biologica, più ricchi di vitamine e minerali, di prodotti non raffinati, non idrogenati, non pastorizzati e senza glutammato. E così aceto di mele piuttosto che di vino, molti oli vegetali spremuti a freddo, prodotti integrali o semi-integrali, e poco sale, meglio se marino: da preferirgli prodotti come il gomasio, a base di sale e semi di sesamo tostati, o la salsa di soia, a base di sale marino e soia, da combinarsi con le spezie.
Cereali e verdure: fantasia vegana
Una cosa che la dieta vegana ci insegna è la varietà di scelta di cereali e non solo. Dal riso al farro, dal kamut all’orzo, dal grano saraceno all’avena, dalla quinoa al miglio, che si alternano nelle ricette e anche per pasta e pane – questo sempre a pasta madre o a lievitazione integrale. E, ovviamente, la stessa varietà nella scelta tra tutte le verdure – rigorosamente stagionali.
Tipi di cottura
La cucina vegana è molto utile anche a chi segua una dieta onnivora perché usa tutti i tipi di cottura delle verdure: dalla nischimè – senza olio, a strati e in pochissima acqua, a fiamma bassissima, alla soffrittura, alla bollitura alla tempura, a vapore, al forno, a pressione, alla griglia.
Antiche sapienze
Se volete ben figurare con un vegano, confrontatevi sulla vostra conoscenza delle proprietà curative del kuzu, un amido da impiegarsi combinato con sciroppo d’acero e succo di limone, per combattere l’influenza o i suoi sintomi. O sui benefici della rosa canina, non solo ricchissima di vitamina C e bioflavonoidi, ma anche antinfiammatoria, e buonissima in composte e marmellate.
Alimentazione stagionale
E quest’ultimo suggerimento, insieme ad altri spunti e magari a qualche ricetta da provare ogni tanto, è piuttosto interessante anche per chi non segua una dieta vegana. Non vi sembra di sentirvi già un po’ più leggeri?