Pesto genovese con il Bimby
Dimenticate mortaio e pestello: preparare il pesto alla genovese con il Bimby sarà facile e veloce.
Il pesto genovese tradizionalmente viene preparato con il mortaio. Al giorno d’oggi, molti lo preparano con il frullatore o mixer, accorciando i tempi di preparazione. Nella ricetta che segue, vi spieghiamo come prepararlo con il Bimby.
Storia del pesto genovese
Il pesto alla genovese risale alla prima metà dell’Ottocento. Il primo a citarla pare sia un noto gastronomo del XIX secolo, Giovanni Battista Ratto nella sua opera, La Cuciniera genovese. Questa ricetta sembra risalire all’evoluzione di una ricetta molto più antica, l’aggiadda (agliata). L’aggiadda è una salsa da mortaio a base d’aglio del XIII secolo, utilizzata per la conservazione di cibi cotti.
Non possiamo tralasciare una famosa leggenda che narra di un convento sulle alture di Prà (in provincia di Genova) intitolato a San Basilio. Si dice che un frate raccolse l’erba aromatica che cresceva su quelle alture (chiamata appunto basilium, in onore di san Basilio). Unì il basilium ai pochi ingredienti portatigli in offerta dai fedeli e, pestando il tutto, ottenne il primo pesto che man mano venne perfezionato.
Gli sviluppi successivi
Sin da subito il pesto venne utilizzato come una salsa per i condimenti della pasta, dalle lasagne fino alla trofie. Grazie alle navi che salpavano dal porto di Genova, il pesto diventò molto popolare in tutta Italia e in tutto il mondo. Alla fine della Seconda guerra mondiale, alcune aziende si specializzarono nell’esportazione del prodotto in barattolo negli Stati Uniti. Da allora l’ascesa non è più terminata.
Patrimonio Unesco
Nel 2018, 100 tra comuni liguri ed enti territoriali, 35 associazioni nazionali e liguri, 10 scuole e università italiane e straniere, 15 organizzazioni e centri internazionali che si occupano di cultura alimentare e più di 25.000 firme sono state raccolte da Regione Liguria per chiedere che l’Unesco riconoscesse il pesto alla genovese come patrimonio mondiale. Proprio per questa partecipazione massiva, l’Heritage Unesco (ente che ha il compito di preservare le tradizioni, le usanze e i patrimoni culturali che sono a rischio), ha scelto un’altra salsa tipica ligure: la salsa di noci. Nelle motivazioni si legge proprio che il pesto è già un tesoro globalmente riconosciuto, mentre la salsa di noci rischia di sparire.
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Preparazione
- Raccogliete nel boccale il parmigiano e il pecorino, i pinoli, l’aglio sbucciato e privato dell’anima, le foglie di basilico e il sale grosso. Frullare per 20 secondi a velocità 7.
- Aggiungere l’olio versato a filo e frullare di nuovo per 20 secondi a velocità 7.
- Il pesto alla genovese è così pronto per essere utilizzato. Per conservarlo trasferirlo in un vasetto a chiusura ermetica sterilizzato e coprire con olio d’oliva.